Intervistato
Renato Dal Corso
Presidente del Consorzio Marmisti della Valpantena

Il Consorzio Marmisti della Valpantena è all'avanguardia nella sostenibilità fin dalla sua fondazione nel 1984. Con un forte impegno per il riciclo dei materiali lapidei e l'uso responsabile di risorse naturali, il Consorzio collabora con aziende e università per promuovere l'economia circolare. La partnership con Mapei ha rafforzato questa visione attraverso soluzioni innovative e sostenibili.

Qual è l'attività del Consorzio che Lei rappresenta? Su quali progetti specifici si concentra oggi la sua attività? 

La nostra associazione nasce nel 1984 e già allora aveva, tra i suoi obiettivi principali, lo smaltimento sostenibile dei rifiuti. La legge Merli, la prima normativa italiana specificamente promulgata per la tutela delle acque dall'inquinamento, è stata varata a fine anni 70 ma all’epoca nessuno era preparato per seguire le sue indicazioni: non era stato concesso abbastanza tempo per studiare delle soluzioni e trovare spazi idonei. Abbiamo così iniziato un percorso in questa direzione: un percorso non del tutto privo di errori, dovuti anche alla mancanza di linee guida precise per gli imprenditori, e che ha richiesto alcuni investimenti. Ad esempio, abbiamo realizzato un impianto per l’asciugatura del limo (o marmettola) che però è risultato essere poco sostenibile economicamente: i costi dell’asciugatura erano più alti di quelli dell’estrazione del materiale naturale. 
Abbiamo poi dato sempre più rilevanza e ascolto ai nostri associati con l’obiettivo di condividere le idee ed evitare la creazione di monopoli: cerchiamo di mantenere un equilibrio, anche per evitare pesanti impatti economici e sociali su un distretto in cui sono impiegati circa 5000 addetti.
Da alcuni anni collaboriamo con il Dipartimento di Ingegneria Industriale e il Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Padova per portare avanti studi relativi allo smaltimento di questi materiali e abbiamo già ottenuto dei buoni risultati. Adesso stiamo cercando di avviare collaborazioni con vari enti e imprese per creare un primo laboratorio sperimentale dedicato ai materiali di riciclo della pietra lavorata in Valpantena.
Il Consorzio Marmisti della Valpantena gestisce un sito di recupero degli scarti di lavorazione e contribuisce al ripristino della morfologia originale della montagna, compensando i volumi "sottratti" dalle attività dei suoi associati.

Quali sono le attività principali dei vostri associati? Quali hanno più successo?

I nostri associati sono aziende che si occupano del taglio, della trasformazione, della lavorazione e del trattamento della superficie della pietra lavorata in Valpantena, anche nelle sue varianti più commerciali, come la “marmetta”. Noto oggi che coloro che hanno avuto più successo sono quelli che più hanno investito in ricerca e sviluppo, marketing e assistenza tecnica. Abbiamo anche associati che lavorano come terzisti, sostenendo anche le aziende più strutturate.

Quali sono i vostri mercati di riferimento?

Sono per lo più Paesi esteri: Stati Uniti, Paesi del Nord Europa, Medio Oriente, Australia, Nord Africa, Taiwan, Hong Kong, Indonesia e altri Paesi asiatici. La pietra lavorata in Valpantena è leader mondiale nell’industria dei materiali lapidei. Ovviamente, rispetto alle quote delle piastrelle ceramiche siamo chiaramente un settore di nicchia ma questo non ci dispiace. In Valpantena abbiamo una produzione ancora più di nicchia, quella degli agglomerati in marmo-cemento, anch’essi richiesti all’estero  e di per sé un buon esempio di economia circolare.
La pietra lavorata in Valpantena è leader mondiale del settore. I nostri mercati di riferimento sono i Paesi esteri: dagli Stati Uniti all'Indonesia.

Quindi siete sempre stati eco-sostenibili, fin dall’inizio della vostra attività?

Certamente. In Valpantena abbiamo avuto negli anni ’30 la prima azienda che faceva “marmettoni” di cemento perché non c’erano punti adatti all’estrazione della pietra in blocchi e quindi veniva utilizzata la graniglia. Inoltre, già negli anni 80 avevamo in Valpantena, e abbiamo ancora oggi, un acquedotto industriale che ci permette di non usare l’acqua potabile: una piccola diga raccoglie l’acqua in un bacino chiuso che può contenere fino a 600 m3. Le autorità locali hanno poi deciso di estendere l’acquedotto fino a metà vallata. Dell’acquedotto usufruisce la maggior parte delle aziende del settore situate nella valle. Dal 2009 il Consorzio gestisce un sito di recupero degli scarti di lavorazione a pochi chilometri dalle aziende, collaborando anche al ripristino della morfologia originale della montagna: smaltiamo i fanghi, o ex limi, asciugati dall’acqua in una cava e poi li rimettiamo nell’ambiente naturale, compensando quindi i volumi della montagna. Un riutilizzo consapevole delle risorse, restitutivo nei confronti dell’ambiente.
Il Consorzio Marmisti della Valpantena riunisce aziende che si occupano del taglio, della trasformazione, della lavorazione e del trattamento della superficie della pietra lavorata in Valpantena.

Come è nata e in cosa consiste la partnership con Mapei? È importante poter contare su un partner affidabile, in grado di fornire sistemi completi e con una presenza capillare in tutto il mondo?

Apprezzo molto la disponibilità e competenza dei tecnici Mapei e la capacità dell’azienda di sviluppare soluzioni ad hoc per le esigenze delle aziende che operano in questo settore, sfruttando l’uso di materiali riciclati nell’ottica dell’economia circolare. Spesso Mapei dà servizi diversi ai nostri associati a seconda del suo ambito di produzione: fornisce additivi alle aziende che producono agglomerati cementizi; ad altre fornisce invece prodotti per la posa. In futuro la nostra collaborazione si potrebbe ulteriormente evolvere unendo gli sforzi nell’ambito della ricerca di nuovi prodotti e soluzioni che favoriscano la sostenibilità e l’economica circolare.
Apprezziamo la capacità di Mapei di sviluppare soluzioni ad hoc per le esigenze delle aziende utilizzando materiali riciclati nell'ottica dell'economia circolare.

Avete potuto notare delle novità o tendenze interessanti a questa edizione di Marmomac?

Abbiamo notato dei miglioramenti nella qualità degli stand che sono essi stessi degli ottimi esempi di “Made in Italy” al pari dei prodotti lapidei italiani. Inoltre, abbiamo visto, anche quest’anno, nuove tipologie di marmo lanciate sul mercato. 

Quanto è importante passare i giovani, alle nuove generazioni la passione per la pietra e la competenza in questo settore? 

Il passaggio generazionale a cui assistiamo adesso non è lo stesso di dieci anni fa quando i giovani imparavano le tecniche produttive e le modalità di gestione dell’azienda dalle generazioni precedenti, rimanendo per lo più nel solco della tradizione tracciata dai padri. Oggi i clienti delle nostre aziende non richiedono più solo prodotti ma anche una consulenza sul loro utilizzo: sono dunque necessarie competenze aggiuntive e la capacità di “fare rete” per recuperarle altrove , ad esempio attraverso a collaborazione con le Università, gli enti di ricerca e attori leader del settore come Mapei. 
Grazie ai giovani, abbiamo migliorato le nostre capacità di comunicazione, utilizzando anche nuovi canali come i social media, che ci hanno permesso di farci conoscere ben oltre il nostro territorio.  

Consorzio marmisti della Valpantena - Val di Pan

Dal 1984 il Consorzio riunisce aziende che operano nel settore lapideo all’interno del distretto del marmo della Valpantena, a Nord Est di Verona. Le aziende associate lavorano circa 1200 tipologie di materiale lapideo che esportano nei principali mercati esteri. Il consorzio offre soluzioni personalizzate distinte per materiale, lavorazione e destinazione d’uso grazie a una consolidata esperienza, combinata a una continua ricerca. Inoltre, intesse relazioni e sinergie per “esportare nel mondo” l’ingegno, la creatività e la manualità dei maestri artigiani esperti nella trasformazione della pietra naturale e nella produzione di manufatti lapidei. Per maggiori informazioni: https://www.consorziomarmistivalpantena.com/it/
Intervistato
Renato Dal Corso
Presidente del Consorzio Marmisti della Valpantena
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Prodotti per ceramica e materiali lapidei
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