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18/11/2024
Un mosaico favoloso all’entrata del Museo Reale di Belle Arti di Anversa
Il mosaico “più bello del Belgio”, posato con un sistema Mapei, accoglie i visitatori di uno dei musei più importanti del centro Europa
All’ingresso del Museo Reale di Belle Arti di Anversa si trova quel mosaico che è stato definito il “più bello del Belgio.” Realizzato dall'artista Marie Zolamian e posato dall’impresa Mosaico di Due con un adesivo e una stuccature per fughe di Mapei, quest’opera celebra l’arte fiamminga e la storia del museo.
Sette secoli di arte, dai primitivi fiamminghi agli espressionisti, e opere di artisti di fama mondiale come Tiziano, Rubens, van Dyck, Jules Breton, Rik Wouters, James Ensor e Antonello da Messina. Il tutto all’interno di una struttura in stile neoclassico che, nelle sue linee architettoniche, fa risaltare il suo ruolo di istituzione culturale.
Questo è il KMSKA, o Museo Reale delle Belle Arti di Anversa, che oggi accoglie i suoi visitatori con uno “zerbino” d’eccezione: un’opera che è stata definita “il mosaico più bello del Paese”.
Nel 2018, nel corso dei lavori di rinnovo del museo, è stato infatti realizzato un nuovo pavimento in pietra di fronte all’ingresso, nell’area a cui si accede con le scalinate esterne.
Non era possibile recuperare i pavimenti esistenti ed è stato deciso di crearne di nuovi, ideati da Marie Zolamian, un’artista belga di origini libanesi. Zolamian si è ispirata alle collezioni del museo per ideare i motivi dell’opera e ha optato per un mosaico di grandi dimensioni (75 m²) costituito da elementi in materiali lapidei tagliati a mano.
La realizzazione dell’opera è stata affidata a Mosaico di Due, un’impresa di posa specializzata in mosaico gestita da Gino Tondat e Sarah Landtmeters, due mosaicisti di grande esperienza e competenza che nel loro lavoro si ispirano alle parole del Ghirlandaio “Il mosaico è il vero dipinto dell’eternità”.
I prodotti giusti per un “buon collegamento”
L’esecuzione del mosaico ha richiesto quasi tre anni. La prima fase ha permesso di riprodurre il disegno iniziale in scala reale. Poi si è proceduto ad un’adeguata e attenta selezione del marmo e degli altri materiali lapidei prima di individuare le tecniche di taglio più idonee a ottenere l’effetto desiderato dall’artista.
La scelta è caduta su oltre 60 tipologie diverse di marmo e granito brasiliano, di onice indiano e di vetro di Murano. Infine è stato il momento di posare i vari elementi del mosaico su massetti cementizi con materiali in grado di garantire la durabilità dell’opera e adeguate resistenze meccaniche a un pavimento destinato a essere calpestato da mezzo milione di persone l’anno.
Come molti esperti posatori, i titolari di Mosaico di Due utilizzano da anni i prodotti Mapei per i loro progetti e ne conoscono bene i vantaggi in termini di prestazioni e lavorabilità. "Proprio come la vernice di un quadro ha bisogno di un buon supporto, anche i mosaici e la loro base hanno bisogno di un buon collegamento", ha dichiarato Gino Tondat.
Per posare il mosaico di Anversa hanno scelto un sistema adesivo che ha previsto l’uso dell’adesivo KERABOND T, un adesivo cementizio a scivolamento verticale nullo, di classe C1T secondo la norma europea EN 12004, miscelato con il lattice elasticizzante ISOLASTIC in sostituzione dell’acqua per migliorarne le proprietà. Il sistema adesivo ha assicurato un’elevata deformabilità, resistenza e una perfetta adesione degli elementi in pietra al supporto. Come ha dichiarato Tondat “Questo sistema permette persino di incollare il vetro al vetro”.
I posatori di Mosaico Due hanno utilizzato l'adesivo ad alte prestazioni KERABOND T (miscelato con l'additivo ISOLASTIC) per incollare le tessere del mosaico.
In effetti, KERABOND T si presenta sotto forma di polvere grigia o bianca composta da cemento, sabbie di granulometria selezionata, resine sintetiche ed additivi speciali che, impastata con acqua, si trasforma in una malta di facile lavorabilità ed elevata tissotropia che permette di posare anche in verticale, anche senza l’uso di crocette, senza colare e senza lasciar scivolare piastrelle o tessere di mosaico. KERABOND T indurisce senza subire ritiri apprezzabili e aderisce perfettamente a tutti i materiali di normale uso in edilizia.
Se questo adesivo viene miscelato con ISOLASTIC, le sue caratteristiche migliorano fino a soddisfare i requisiti della classe C2ES2 (adesivo cementizio migliorato con tempo aperto allungato altamente deformabile) secondo la norma EN 12004.
L'utilizzo del sistema adesivo Mapei ha permesso di completare il lavoro di installazione in modo sicuro e rapido.
Stuccatura rapida e sicura con Ultracolor Plus
Le operazioni di posa del mosaico sono durate circa dieci giorni e sono state seguite dalla stuccatura delle fughe con ULTRACOLOR PLUS, una malta cementizia che ha garantito una presa ed un asciugamento rapido e, di conseguenza, una più veloce esecuzione dei lavori. In particolare, questa stuccatura è stata scelta anche per la vasta gamma di colori disponibili che ha reso possibile una perfetta armonizzazione della tonalità delle fughe con il colore degli elementi del mosaico. Inoltre, questo prodotto rende le superfici posate più facili da pulire grazie alla tecnologia BioBlock e resistenti alla muffa grazie alla tecnologia DropEffect.
Alla fine delle operazioni di stuccatura, l'intera superficie del mosaico è stata impregnata con sapone all'olio di lino per ottenere un effetto “morbido” che ricorda i mosaici antichi.
Le fughe delle tessere del mosaico sono state stuccate con ULTRACOLOR PLUS, malta cementizia a presa e asciugatura rapida.
Mosaico di Due
Mosaico di Due è un’impresa di posa belga specializzata in restauro e creazione di opere d’arte musiva gestita da Gino Tondat e Sarah Landtmetersest. Nato a Eeklo (Belgio) da madre fiamminga e padre italiano, Gino Tondat si è trasferito in Italia all'età di 13 anni per studiare alla Scuola mosaicisti del Friuli, un'accademia di fama internazionale in provincia di Pordenone. Quattro anni dopo si è diplomato ed è diventato il più giovane "Maestro di Mosaico" della storia. Sarah Landtmeters ha frequentato il corso di 7 anni di Laboratorio Artistico Specifico Integrazione del Mosaico d'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Wilrijk.
L'utilizzo delle soluzioni Mapei ha permesso di posare in tempi brevi quest'opera d'arte in mosaico composta da 60 diversi tipi di marmo e granito.
I numeri del mosaico
- 76 m² superficie complessiva
- 3 tonnellate: peso
- 60 varietà di materiale lapideo
- 480 000 tessere di mosaico
- 6000 ore di lavoro