
Additivi: invisibili ma indispensabili
Parla Pietro Lattarulo, Linea Additivi per Calcestruzzo Mapei Spa
Quali sono stati i problemi più rilevanti incontrati nella realizzazione delle pile per il Nuovo Ponte San Giorgio di Genova e come li avete risolti?
La collaborazione di Mapei ha avuto inizio con la costruzione dei piloni in cemento armato che sostengono le sovrastrutture del viadotto, le cosiddette pile, strutture a forma ellittica realizzate in getti di calcestruzzo a ciclo continuo con l’utilizzo di casseri rampanti. Per garantire la costanza del risultato più importante per la continuità della realizzazione, ovvero la resistenza meccanica garantita in un determinato periodo di tempo, sono stati utilizzati additivi a elevata tecnologia, in grado di modificare le reazioni di idratazione e indurimento dei materiali cementizi.
L’aspetto estetico delle pile è estremamente piacevole, grazie a una accurata progettazione delle forme. Qual è stato il contributo di Mapei?
Un requisito fortemente voluto dalla committenza è stato quello di garantire al momento dello scassero una faccia vista eccellente, ossia un aspetto del calcestruzzo privo di difettosità, omogeneo nel colore e che facesse risaltare l’effetto materico della perfezione del manufatto. Risultato raggiunto brillantemente, oltre che da una corretta progettazione della miscela di calcestruzzo, anche da un agente distaccante in grado di garantire un risultato estetico di pregio. Dopo una serie di mock-up in cantiere si è deciso di utilizzare MAPEFORM W 60.
Dopo le pile, il getto della soletta. Quali fattori hanno orientato la scelta dei prodotti?
Anche per questa lavorazione si è dovuto tenere conto di diversi fattori derivanti dalle esigenze progettuali quali una elevata resistenza meccanica, un valore di ritiro controllato del calcestruzzo entro parametri definiti e un prolungato mantenimento della lavorabilità in climi caldi (il getto della soletta è stato infatti realizzato nel mese di giugno 2020).
C'è stato un notevole impegno di Mapei per garantire una corretta assistenza. Come vi siete organizzati?
Con un grande lavoro di squadra, in perfetta sintonia con il produttore di calcestruzzo per la scelta dei materiali più idonei con cui raggiungere le prestazioni richieste, con i laboratori mobili in impianto di betonaggio per verificare le la corrispondenza dei dati riscontrati nelle prove di laboratorio e infine con un monitoraggio continuo per tutta la durata del cantiere per assicurare il corretto funzionamento dei nostri prodotti.
Sicuramente una grande esperienza?
Gli additivi per calcestruzzo sono prodotti invisibili perché, dal momento in cui vengono introdotti nel calcestruzzo, fisicamente non esistono più. Ma sono fondamentali e indispensabili per poter raggiungere quelle prestazioni di capitolato che tendono a un unico scopo: realizzare infrastrutture che durino nel tempo. Aver contribuito alla realizzazione di questa grande opera, apportando tecnologie innovative, è stata una grande esperienza e una enorme soddisfazione per tutta la filiera della nostra azienda.