Intervista
Mauro Bacchi
Titolare impresa Bacchi

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Mauro Bacchi dell'impresa Bacchi, che ci offre uno sguardo approfondito sul processo di ammodernamento dell’Autodromo di Monza, evidenziando le sfide affrontate per rispettare scadenze molto serrate nonostante condizioni meteorologiche avverse e varianti progettuali. L’approccio adottato ha saputo integrare flessibilità e rigorosità nella gestione delle risorse, garantendo alta qualità e sicurezza.

L’Autodromo di Monza, simbolo della velocità e della tradizione del motorsport, ha subito un processo di ammodernamento complesso e ambizioso. Con scadenze strette e sfide impreviste, il team guidato da Mauro Bacchi ha saputo reagire con tempestività e innovazione. Abbiamo avuto il piacere di fare una intervista proprio con Mauro Bacchi, che ci ha condiviso i retroscena del progetto, illustrando le strategie adottate per far fronte a condizioni meteo avverse e alle richieste di varianti progettuali in corso d’opera, la fondamentale collaborazione con Mapei e l’impegno per una costruzione più green.

I lavori di ammodernamento dell’Autodromo di Monza avevano scadenze molto strette, con l’obiettivo di completare tutto entro giugno. Qual è stata la sfida più grande nel rispettare questi tempi e quali strategie avete adottato per riuscirci?

La sfida più grande nell’ambito dei lavori di ammodernamento dell’Autodromo di Monza è stata senza dubbio il rispetto delle tempistiche imposte, nonostante due fattori critici: le avverse condizioni meteorologiche e la necessità di apportare varianti progettuali richieste dal committente in corso d’opera.
Le condizioni meteo hanno rappresentato un ostacolo significativo, rendendo necessario un costante monitoraggio delle attività per minimizzare i ritardi. Allo stesso tempo, le modifiche progettuali hanno richiesto un’elevata reattività e capacità di adattamento per integrare le nuove specifiche senza compromettere i tempi di consegna.
Abbiamo affrontato queste difficoltà adottando una serie di strategie mirate: l’adeguamento delle risorse di cantiere, con un incremento mirato di manodopera e mezzi nei momenti critici; un approccio flessibile nella gestione delle attività, riorganizzando le lavorazioni in funzione delle condizioni meteo e delle nuove esigenze progettuali; una programmazione dettagliata e costantemente aggiornata, che ci ha permesso di ridistribuire le attività in modo efficace; e, infine, una solida organizzazione aziendale, che ha garantito il coordinamento ottimale tra tutti gli attori coinvolti, permettendoci di rispettare la scadenza prevista.
Grazie a questa combinazione di pianificazione, flessibilità e gestione efficiente, siamo riusciti a superare le criticità e a portare a termine il progetto nei tempi richiesti, garantendo al contempo elevati standard qualitativi. Infatti, nonostante i dubbi e le perplessità di molti, l’obiettivo è stato raggiunto con l’omologazione ufficiale della pista da parte della FIA ben 60 giorni prima dell’inizio del Gran Premio.

Mapei ha fornito diversi prodotti e competenze specializzate per questo progetto, dai conglomerati bituminosi per l’asfalto agli additivi per il calcestruzzo. Quanto è stata importante questa collaborazione e in che modo i prodotti Mapei hanno fatto la differenza nella realizzazione delle opere?

La collaborazione con Mapei è stata fondamentale per la realizzazione delle opere di ammodernamento dell’Autodromo di Monza, grazie alla sua competenza trasversale in diversi settori e alla fornitura di materiali altamente performanti.
Mapei ha fornito una gamma diversificata di prodotti, tra cui vernici per la segnaletica della pista, additivi per il calcestruzzo, prodotti per l’impermeabilizzazione e additivi per la modifica dei conglomerati bituminosi, garantendo soluzioni specifiche per ogni fase del progetto. Questi materiali hanno contribuito a migliorare la durabilità, la resistenza agli agenti atmosferici e le prestazioni delle infrastrutture, aspetti fondamentali in un contesto come quello dell’Autodromo di Monza, dove la ricerca della massima performance è un requisito imprescindibile.
L’apporto di Mapei è stato determinante proprio perché, data l’esigenza di ottenere standard qualitativi elevatissimi, era necessario poter contare su prodotti e soluzioni all’avanguardia, unite a un alto livello di specializzazione e professionalità. La perfetta sinergia tra i materiali forniti e le esigenze tecniche del progetto ha reso possibile il raggiungimento degli obiettivi richiesti, garantendo qualità, sicurezza e prestazioni di altissimo livello.

La sostenibilità è un tema sempre più centrale nelle infrastrutture moderne. Quali soluzioni avete adottato per ridurre l’impatto ambientale dei lavori e quali pensa siano le prossime evoluzioni in ottica di costruzioni più green nel settore delle infrastrutture sportive?

La sostenibilità è stata un elemento centrale fin dalle prime fasi della progettazione e dell’organizzazione dei lavori di ammodernamento dell’Autodromo di Monza. Uno degli aspetti fondamentali è stata la valutazione della sostenibilità, considerata sin dalla fase iniziale del progetto e integrata nell’organizzazione complessiva della commessa. Questo approccio ha permesso di pianificare le attività con una visione chiara sulla riduzione dell’impatto ambientale, ottimizzando risorse e processi per garantire un intervento efficiente e responsabile. Un altro punto chiave è stato il riutilizzo di materiali di recupero, elemento essenziale nel progetto esecutivo per la riqualifica della pista di Formula 1. L’intervento ha previsto l’impiego di materiali derivanti dalle attività di demolizione, riducendo così la necessità di materie prime vergini e minimizzando l’impatto ambientale del cantiere. L’Impresa Bacchi si è impegnata attivamente per massimizzare l’utilizzo di questi materiali, con un incremento significativo dell’uso di componenti certificati per garantire qualità e sostenibilità. L’obiettivo finale è stato quello di realizzare una ricostruzione completa della pista impiegando materiali di recupero, mantenendo alti standard prestazionali e di sicurezza.
Guardando al futuro delle infrastrutture sportive in ottica green, ci aspettiamo un’evoluzione sempre più orientata verso l’uso di materiali innovativi ed eco-compatibili, l’ottimizzazione energetica delle strutture e l’implementazione di soluzioni tecnologiche avanzate per il monitoraggio dell’impatto ambientale. Il settore si sta muovendo verso un’integrazione ancora più forte di principi di economia circolare, con un focus crescente su riduzione delle emissioni e efficientamento dei processi costruttivi.
Grazie a questi approcci, è possibile conciliare le esigenze di ammodernamento con un’attenzione concreta alla sostenibilità, contribuendo a realizzare infrastrutture sportive sempre più rispettose dell’ambiente e al passo con le nuove sfide del settore.
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