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Gianluca D'Alessandro
Impresa D'Alessandro Restauri
Intervista a Gianluca D’alessandro, dell’impresa D’alessandro Restauri.

Operante nel campo del restauro, l’impresa D’Alessandro Restauri ha partecipato nella città di Matera agli interventi di consolidamento e restauro di numerosi edifici e chiese, tra cui la Cattedrale di Santa Maria della Bruna, l'antico Palazzo Zicari (ora sede del Quarry Resort) oltre ad aver contribuito alla realizzazione della pavimentazione storica nel Rione Sassi.

 

Conoscere le tecniche costruttive del passato, spesso con specificità locali, è essenziale per operare con tecniche di restauro adeguate?

La conoscenza dei sistemi costruttivi e dei materiali che costituiscono l’oggetto su cui intervenire è la condizione indispensabile per avvicinarsi al progetto di restauro e alla realizzazione dei lavori. Infatti, da questa prima analisi discendono tutte le decisioni operative per l’esecuzione dei lavori e per la scelta dei materiali, che devono essere compatibili con i materiali originari del manufatto sul quale operare. Ciascun monumento, infatti, pur appartenendo alla stessa area geografica, presenta specificità peculiari che ne fanno un modello unico e irripetibile.

Dopo aver studiato il progetto di restauro e aver osservato con attenzione il monumento da restaurare, utilizzando tutte le conoscenze legate alle tecniche costruttive e alle specificità locali, oltre al supporto di indagini di laboratorio, si raggiunge un grado di conoscenza che permette di procedere all’individuazione dei prodotti da utilizzare, previa realizzazione di una campagna di test.

 

Quali sono le difficoltà tecniche incontrate a Matera intervenendo su edifici non solo di alto valore storico-artistico, ma anche particolari nella loro ubicazione?

Intanto la difficoltà della cantierizzazione; in contesti fortemente complessi da un punto di vista morfologico, come il caso di Matera, è difficile individuare aree idonee per l’impianto del cantiere, insieme a una evidente difficoltà di trasporto dei materiali in situ. Uno dei problemi maggiori è la presenza di vuoti sotterranei (cisterne, grotte), a volte non conosciuti. A queste considerazioni “generali” si aggiunge anche la peculiarità costruttiva e tipologica di ciascun edificio; la presenza di materiali molto porosi (come la calcarenite locale) la presenza di problemi dovuti alle condizioni igrometriche dello stesso rendono l’intervento di restauro un processo delicato, che richiede una conoscenza approfondita del manufatto su cui si interviene.

 

State collaborando con l’Università della Basilicata per testare alcuni prodotti – tra cui quelli di Mapei – su tre chiese a Matera. L’importanza della ricerca nella tecnica del restauro.

La collaborazione con le Università costituisce un elemento essenziale per l’attività delle imprese in quanto anello di congiunzione tra la pratica operativa e la ricerca teorica, consentendo di migliorare la qualità delle azioni che sono via via intraprese. In particolare, la collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata interessa una sperimentazione nella ricerca di nuovi prodotti per il consolidamento/protezione superficiale e l’analisi dei processi per la loro applicazione; la scelta di Matera come sito pilota per le sperimentazioni costituisce una sfida che tuttavia conferma l’ipotesi della complessità delle azioni per il restauro.

 

Per la realizzazione di un progetto di restauro quanto aiuta contare su prodotti all’avanguardia come quelli di Mapei?

È essenziale l’affidabilità dei materiali sia in termini di compatibilità con l’esistente sia in termini di durabilità. E questa considerazione diventa ancora più importante in contesti complessi, come possono essere i Sassi di Matera, dove alle caratteristiche costruttive e dei materiali presenti occorre aggiungere la valutazione dello stato di conservazione e delle condizioni igrometriche, che interessano in modo significativo tutte le operazioni di risanamento.

Molto importante è l’organizzazione capillare di Mapei, con la disponibilità di tecnici specializzati in vari settori. Inoltre è notevole il supporto del laboratorio di Mapei, sia per le professionalità presenti, sia per la dotazione strumentale, che permettono di effettuare la scelta di cicli più compatibili e adatti.

L’affidabilità di un marchio storico, aperto alla ricerca e all’innovazione, è una prerogativa molto importante per ben conservare il patrimonio storico-artistico sul quale interveniamo.

 

Qual è il progetto più complesso e più interessante al quale avete lavorato?

Certamente la Cattedrale Maria SS. della Bruna, non solo per la complessità di un monumento di quasi 800 anni, che mette alla prova tutti gli addetti ai lavori per la presenza di supporti da trattare molto diversi tra loro sia dal punto di vista dei materiali che li compongono (intonaci a calce, gesso, stucchi, legno, ferro, pietra, calcarenite) sia dal punto di vista delle finiture o decorazioni (marmorini, foglia oro, pitture, affreschi), quanto per la necessità di operare un restauro “filologico” che consenta di rendere riconoscibile ogni tratto storico senza “violarne” alcuno. Molto interessante è stato anche l’intervento del Palazzo Zicari, abbandonato e con seri problemi anche di natura strutturale, oltre ad alcune chiese proprio nel contesto storico dei Sassi. Io dico sempre che un lavoro complesso eseguito bene è il frutto di un team (progettisti, imprese, artigiani, tecnici, impiantisti, restauratori, falegnami, muratori e fornitori di materiali) che ha lavorato con passione, dedizione e serietà. Molto importante è l’operato delle Soprintendenze che vigilano su tutti i lavori di restauro. Anche da questo punto di vista, utilizzare materiali Mapei è una scelta vincente, perché grazie alla storicità e alla serietà dell’azienda, i prodotti Mapei sono conosciuti e riconosciuti validi da tutte le Soprintendenze.

 

 

I dati del progetto

Cantiere
Edificio storico del XIII secolo
Località
Matera, Italia
Sottocategoria
CATTEDRALE
Costruito nel
1226
Inaugurato nel
1270
Intervento
fornitura di prodotti per il consolidamento e il rinforzo strutturale, per il consolidamento delle travi in legno, per la realizzazione di massetti e vespai, per il risanamento e rifacimento degli intonaci, per la posa delle lastre in marmo
Inizio e fine dei lavori
2014/2016
Tipo di intervento
Rinforzo strutturale
Committente
Arcidiocesi di Matera e Irsina
Impresa appaltatrice
D'ALESSANDRO RESTAURI SRL MT - PARI COSTRUZIONI SRL PZ
Imprese esecutrici
D’Alessandro Restauri srl (Matera)
Specialisti coinvolti nei lavori
ing. Laura Montemurro; arch. Renato D’Onofrio; arch. Leonardo Nardis, arch. Francesca Contuzzi; prof. Paolo Rocchi; Sopr. arch. Francesco Canestrini, ing. Antonio Persia, geom. Renato Di Marzio
Distributore MAPEI
Edil Loperfido srl, Edil Sud srl
Credits
Dragone; Malvasi (Mapei SpA)
Direttore lavori
ARCH. RENATO D'ONOFRIO
Coordinatore MAPEI
Michele Mirco Malvasi, Francesco Dragone, Achille Carcagnì, Gianmario Dispoto, Davide Bandera (Mapei SpA)
Altro
Tecnologie combinate con materiali compositi di ultima generazione a matrice inorganica Mapei FRG System e materiali compositi fibrorinforzati a matrice polimerica Mapei FRP System sono stati utilizzati nel consolidamento statico e nel rinforzo strutturale della Cupola del Presbiterio e delle voltine in mattoni in foglio. Prodotti Mapei di eccellenza per un lavoro che ha visto la costante presenza dei tecnici qualificati dell’Azienda lavorare fianco a fianco ai tecnici e all’impresa.

Il primo intervento di consolidamento delle travi e capriate lignee della Cattedrale di Matera è stato eseguito dall’impresa Pari Costruzioni s.r.l. di Potenza ed è consistito principalmente nel consolidamento corticale delle capriate lignee delle navate laterali e centrali della Cattedrale.
Catalogazione e numerazione delle travi lignee: Gli elementi strutturali lignei sono stati preventivamente catalogati, numerati e smontati uno ad uno dalla propria sede muraria; dapprima sono stati oggetto di un idoneo trattamento nella zona periferica attaccata da insetti xilofagi e carie da funghi e successivamente sono stati consolidati con il MAPEWOOD PRIMER 100.
Ripristino delle testate ammalorate delle travi: Si è effettuata la primerizzazione dei terminali mediante l’applicazione di due mani di MAPEWOOD PRIMER 100. Successivamente, si è posto in opera il MAPEWOOD PASTE 140 (adesivo epossidico di consistenza tissotropica), specifico per la stuccatura e la realizzazione delle protesi, opportunamente pigmentato così come richiesto dalla D.L.. L’operazione è stata conclusa, ricoprendo alcune zone con il MAPEWOOD PASTE 140 con dei listelli lignei di adeguata essenza e spessore. Sulla resina ancora fresca è stata spagliata della sabbia di quarzo asciutta QUARZO 0,5.

Il secondo intervento MAPEI di consolidamento delle travi e capriate lignee della Cattedrale di Matera
è stato eseguito dall’impresa Restauri D’Alessandro s.r.l. di Matera ed è consistito principalmente nei seguenti interventi strutturali:
•Le capriate lignee della navata centrale sono state consolidate inserendo in prossimità dell'intradosso delle catene, 2 lamine in carbonio CARBOPLATE E170/50, fissate con l'ausilio di resine epossidiche MAPEWOOD PRIMER 100, MAPEWOOD PASTE 140, MAPEWOOD GEL 120.
•Le mezze capriate delle navate laterali invece sono state consolidate ricostruendo gli elementi degradati degli appoggi lignei con resine epossidiche;
•La struttura di sostegno del controsoffitto ligneo decorato della navata centrale è stata consolidata mediante asportazione delle parti ammalorate delle travi e ricostruzione con resina epossidica, oltre all'esecuzione di una integrazione lignea degli elementi;
•Demolizione dei massetti in cls presenti sul tavolato soprastante le strutture lignee. Inoltre si è proceduto ad irrigidire la struttura mediante l'apposizione di un secondo strato di tavolato in legno castagno incrociato.
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