Interviste
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27/11/2024
Valleve, un piccolo comune con grandi sfide: intervista all'assessore ai lavori pubblici
Budget limitati, esigenze montane e il dialogo con la comunità: il racconto di un assessore che trasforma le difficoltà in opportunità per il suo paese.
In questa intervista esclusiva, l'assessore ai lavori pubblici di Valleve Stefano Locatelli condivide le sfide e le strategie legate alla gestione di infrastrutture in un piccolo comune montano. Tra risorse limitate, condizioni climatiche avverse e contatto diretto con i cittadini, emergono soluzioni innovative e un legame profondo con il territorio.
In un contesto montano come quello di Valleve, a 1200 metri di altitudine, l’amministrazione locale si trova a dover affrontare sfide uniche per garantire lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture. Con risorse limitate e un territorio complesso da gestire, l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Locatelli racconta come il suo ruolo sia centrale per il benessere della comunità. In questa intervista, esploriamo le strategie innovative messe in atto, l’importanza del contatto diretto con i cittadini e i risultati già raggiunti, tra cui una passerella pedonale per la sicurezza stradale e il progetto di rigenerazione del centro storico, utilizzando prodotti Mapei.
In che modo il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici si distingue in un piccolo comune come Valleve rispetto a un comune più grande? Quali sfide e opportunità uniche si presentano nel promuovere progetti di infrastruttura su scala ridotta?
Sono l’unico assessore, visto che la giunta è composta da: sindaco, vicesindaco e assessore. Il mio ruolo di assessore è molto importante, sebbene il Comune sia piccolo. Devo seguire tutto che quello che è inerente all’assessorato: scuola, lavori pubblici e tutte le altre incombenze… sono l’unica persona sul territorio.
Sfide? Ce ne sono tante. La principale è quella di ottimizzare i lavori in base a un budget ridotto, anche cercando soluzioni che vadano a impattare in modo diciamo “soft” sul bilancio, visto che non abbiamo disponibilità economiche immense e al contempo il territorio ha bisogno di tanti lavori, perché essendo in montagna di lavori da fare ce ne sono tanti. Giusto per fare un esempio: il lavoro di sgombero e pulizia neve dalle strade a noi implica una spesa enorme, e lì bisogna trovare soluzioni anche con idee innovative, confrontandosi con le varie ditte che propongono diverse soluzioni che si possono attuare per risparmiare anche solo qualche migliaia di euro, che sono sempre utili.
La pavimentazione antistante il Museo delle Tradizioni Locali
Affrontare le limitazioni di bilancio tipiche di un piccolo comune è fondamentale per lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture pubbliche. In base alla Sua esperienza, quali strategie possono essere implementate per ottimizzare le risorse disponibili?
Oltre a quanto già indicato, non si può dimenticare che, trovandoci quasi a 1200 m sopra il livello del mare, qui l’inverno è duro e bisogna coinvolgere fin dall’inizio tanto i progettisti quanto i direttori lavori per far comprendere certe problematiche che sono determinanti: il fermo lavori infatti è lungo, almeno da novembre a maggio, e le tempistiche dei lavori si restringono. Alto aspetto correlato è la necessità di prendere in considerazioni esclusivamente soluzioni progettuali non sensibili agli effetti della neve, del gelo e delle basse temperature. Senza dimenticare che abbiamo anche dei rischi di idrogeologici. Dunque, progettare una strada in città o in pianura è un conto, progettare la stessa strada qui presenta molte più problematiche che vanno affrontate conoscendo il territorio e capendo dove si va ad impattare tanto sul lato economico quanto su quello tecnico.
In un comune con pochi abitanti come Valleve, quanto è fondamentale il contatto diretto con la comunità nella pianificazione e attuazione dei progetti pubblici? Può condividere qualche esempio concreto di come il confronto diretto con i cittadini abbia contribuito alle scelte progettuali?
Il contatto diretto con gli abitanti è essenziale perché sono loro i primi a vivere il paese e a rilevare le problematiche. Per me è una priorità ascoltare il parere di tutti perché in un piccolo comune, qualsiasi cosa succeda, i cittadini vengono in Comune. Diversamente dalle grandi città, se la persona ha un problema, anche a livello personale, ad esempio relativo alla propria casa, viene in comune a chiedere e a sentire i pareri e i consigli; da parte nostra, si cerca di dare un consiglio e di dare una mano nel trovare una soluzione che sia compatibile con i regolamenti comunali, sia rispettosa a livello istituzionale delle prescrizioni e indicazioni normative e vada bene al privato.
Un esempio concreto che condivido con una punta di orgoglio è questo: per anni la gente si è lamentata della pericolosità della strada provinciale, un rettilineo dove le macchine sfrecciano ad alta velocità mettendo a rischio l’incolumità dei pedoni. Finalmente, dopo vari anni, anche grazie alla collaborazione con la provincia di Bergamo, siamo riusciti a realizzare una passerella pedonale in ferro per portare esternamente alla strada la passeggiata della gente, mettendo in sicurezza chi, a piedi, deve raggiungere dalla parte alta del paese quella bassa, dove ci sono i servizi: l’ambulatorio medico, la posta, e le attività commerciali come la pizzeria e il bar.
Come pensa che questo progetto possa influenzare la qualità della vita dei residenti di Valleve nel breve e lungo termine? Quali riscontri avete raccolto finora dai residenti riguardo all'estetica e alla funzionalità delle nuove pavimentazioni?
Trovo che il progetto di rigenerazione urbana che abbiamo avviato lo scorso anno è un buon punto di partenza, perché il paese ne aveva proprio bisogno. È stato molto positivo per gli abitanti, specialmente quelli del centro storico, che è l’area più vissuta anche in estate dai villeggianti. Sono tutti contenti e felici della pavimentazione, tanto è vero che per noi è una grande soddisfazione quando la gente ti incontra, tanto i residenti come i villeggianti, e ti dicono “Bravi, avete fatto un lavoro stupendo!”. Questi apprezzamenti per me hanno un grande valore: la gente soddisfatta del lavoro fatto perché è bello e funzionale e noi siamo molto molto molto contenti.
Applicazione del MAPESTONE JOINT.
Ci sono piani per ulteriori progetti di rigenerazione urbana nel futuro di Valleve? Se sì, quali sono le prossime priorità?
La priorità è terminare la rigenerazione del centro storico poiché abbiamo ancora un lotto che non è stato inserito nel progetto per motivi di budget. Abbiamo un tratto di strada da completare nella stessa maniera, con cubetti di porfido e la resinatura con Mapestone Joint.
A noi serviva un prodotto che fosse durevole nel tempo che non temesse nè gelo nè sale, perché d’inverno qui si utilizza molto sale.
Ci siamo affidati a questo prodotto anche, e soprattutto, con l’obiettivo che conferisse al centro storico un’estetica di livello alto e infatti adesso possiamo dire che l’estetica la mantiene a livelli altissimi: non più la fuga stuccata col cemento ma la fuga color porfido e la gente ha apprezzato molto questo aspetto.
Inoltre, dopo il primo inverno passato abbiamo constatato che la pavimentazione della parte alta della piazza realizzata lo scorso anno non ho avuto nessun problema.
La resina Mapestone Joint si è dimostrata un prodotto veramente valido e la gente ha manifestato grande soddisfazione.