Intervistato
Enrico Crivelli
Titolare di Crivelli, Busto Arsizio (VA)

Nel settore della posa in opera, le richieste più comuni riguardano il rispetto delle specifiche nonostante le sfide legate ai materiali e alle tempistiche. All'Abi d'Oru Hotel, i prodotti Mapei sono stati fondamentali per soddisfare gli standard a cinque stelle, garantendo una posa di alta qualità e durata dei materiali lapidei. La posa sulle superfici delle piscine richiede esperienza e materiali adeguati per ottenere risultati altamente estetici e duraturi. Ne abbiamo parlato con Enrico Crivelli, titolare dell'azienda di installazione Crivelli.

Da anni opera nel settore della posa. Quali sono le richieste più frequenti che vi rivolgono progettisti e committenti? 

La richiesta più frequente è quella di una posa a regola d’arte malgrado le difficoltà dovute ai formati scelti, alla mescolanza di materiali diversi o alle tempistiche sempre più ridotte.
Le lastre di marmo sono state posate sui pavimenti delle camere dell'Abi d'Oru Hotel con l'adesivo cementizio KERAFLEX EXTRA S1 ZERO*.

Nell’Hotel Abi D’Oru avete posato piastrelle e lastre in marmo. Per una posa all’altezza delle 5 stelle della struttura, quanto ha contato l’utilizzo dei prodotti forniti da Mapei? 

Sicuramente, oltre alla qualità dei materiali, è importante la specializzazione offerta da Mapei, che permette di affrontare al meglio diverse tipologie di intervento. In una situazione come quella dell’Hotel Abi D’Oru si presentano solitamente varie criticità, prima tra tutte la tempistica stretta in un contesto in cui si accavallano interventi di operatori diversi. Il tutto con l’obiettivo di eseguire lavori di alta qualità, utilizzando materiali nobili. Pertanto, ritengo che la qualità e la specificità di utilizzo dei materiali utilizzati siano fondamentali.

Quali sono le linee guida per una scelta corretta dei materiali per la posa in una piscina? 

Penso che sia necessaria in primo luogo l’esperienza. Bisogna essere reattivi quando si presentano la problematica, la casualità o l’evento straordinario. È importante anche conoscere a 360° ciò che è stato fatto prima e dopo il nostro intervento. Bisogna inoltre essere supportati da fornitori che abbiamo le competenze e i materiali idonei per il raggiungimento dell’obiettivo. 
Nella piscina dell’hotel le piastrelle sono state posate con KERAQUICK MAXI S1, mentre per la posa del mosaico in ceramica è stato scelto ADESILEX P10, miscelato con il lattice elasticizzante ISOLASTIC.

Nella piscina dell’hotel, avete optato per uno schema di posa "a correre" che prevede che le piastrelle siano disposte in parallelo, ma sfalsate tra loro. Perché questa scelta?

Si tratta di una scelta estetica. Un materiale con effetto pietra naturale rispecchia le caratteristiche che solitamente vediamo nelle pavimentazioni lapidee. Con questo sistema di posa, inoltre, passano inosservati i giunti di frazionamento e gli eventuali perimetri in cui, con una posa regolare, si può in alcuni casi arrivare alla necessità di tagliare tutte le piastrelle molto piccole. 

I prodotti utilizzati per la posa e la stuccatura delle fughe delle piastrelle si sono evoluti nel tempo. Quali sono le differenze rispetto a 10 o 15 anni fa?

Ritengo che una differenza fondamentale sia costituita dalla tenacia di aggrappo degli adesivi. Per quanto riguarda le fughe, direi la resistenza nel tempo all’aggressione degli agenti chimici.
Intervistato
Enrico Crivelli
Titolare di Crivelli, Busto Arsizio (VA)
Linee di prodotto
Prodotti per ceramica e materiali lapidei
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