
Il boom dei restauri: noi siamo pronti
30 anni di Mapei Spain: Francesc Busquets, General Manager di Mapei Spain: negli ultimi tempi è esploso il settore del rinnovo e i professionisti mostrano ancora più fiducia in noi.
30 anni di Mapei Spain: Francesc Busquets, General Manager di Mapei Spain: negli ultimi tempi è esploso il settore del rinnovo e i professionisti mostrano ancora più fiducia in noi.
Mapei Spain compie 30 anni: come è cambiata e come è cresciuta la sua presenza sul mercato delle costruzioni?
Come anche per il resto del Gruppo, la nostra crescita è dovuta alla specializzazione, all’incremento delle “referenze” (i progetti prestigiosi in cui siamo stati coinvolti) e alla capacità di soddisfare le esigenze del mercato. Siamo passati attraverso alcune tappe fondamentali: una prima fase “commerciale” che ha visto l’apertura di depositi e uffici in aree strategiche del Paese; l’acquisizione e il potenziamento di strutture produttive ad Amposta, nel 1998, e a Cabanillas, nel 2005 (l’anno in cui sono entrato in azienda); la creazione della sede a Santa Perpetua de Mogoda (Barcellona); l’acquisizione, nel 2018, di Tecnopol, leader di mercato nel segmento delle impermeabilizzazioni, dotata di una tecnologia molto specializzata e innovativa, laboratori di Ricerca & Sviluppo e una base clienti ampia a livello internazionale.
L'economia internazionale ha ripreso a correre: quali sono gli obiettivi di crescita di Mapei Spain per i prossimi anni?
Siamo ambiziosi e ottimisti perché crediamo che il mercato avrà sempre più bisogno e fiducia nei nostri prodotti e sistemi che sono efficaci, innovativi, sostenibili e che rappresentano la scelta giusta soprattutto in alcuni ambiti come quello del rinnovo e del restauro.
Il risparmio energetico è un tema centrale per tutte le economie. In Spagna c'è un grande potenziale di crescita: le superfici esterne isolate termicamente sono decisamente poche rispetto a Paesi come l'Italia. Sarà una nuova sfida e un'opportunità per Mapei Spain?
Secondo l’Anfapa, l’Associazione spagnola dei produttori di malte e sistemi per isolamento termico, l’Italia si è già dotata di 18 milioni di m2 di isolamento termico. La Spagna, con un patrimonio immobiliare simile, ha solo 4 milioni di m2 isolati termicamente. Questo ha a che fare con il pregiudizio culturale che la Spagna non sia un Paese freddo: evidentemente uno stereotipo, se consideriamo che ci vuole il triplo di energia a far scendere la temperatura di 1 ºC rispetto a incrementarla di 1 ºC. Se la Spagna vuole davvero contribuire agli obiettivi dell’Unione Europea per affrontare il cambiamento climatico entro il 2030, dobbiamo iniziare quanto prima a isolare termicamente i nostri edifici. Si stima che solo l’1% di circa 25-27 milioni di edifici spagnoli siano in possesso di una certificazione energetica di classe A o B. Un’enorme sfida, per la quale sia gli enti di pubblica amministrazione che le imprese possono contare su Mapei.
Mapei Spain è stata molto impegnata nel restauro del patrimonio storico e artistico del Paese: sarà ancora un settore in espansione nel futuro?
Sì. Collaboriamo con architetti altamente specializzati sull’eredità culturale e artistica lasciata da geni come Gaudí e altri modernisti. Ne siamo molto orgogliosi ma è anche una grande responsabilità e sfida.
Poiché facciamo parte di un Gruppo con oltre 80 anni di esperienza in ambito tecnico, una forte vocazione all’innovazione ed alla Ricerca & Sviluppo e una casa madre in uno dei Paesi con il maggior numero di edifici storici al mondo, possiamo vantare una grande esperienza in questo ambito. Ciò ci ha consentito di partecipare a progetti prestigiosi come la fornitura di prodotti, sistemi e assistenza tecnica per il restauro di edifici famosi in tutto il mondo come la Sagrada Familia, l’ospedale di Sant Pau o la Casa Batlló di Barcellona.
Quali sono i nuovi segmenti del mercato delle costruzioni e le nuove linee di prodotto nei piani di crescita dell'azienda?
Continueremo a concentrarci sul segmento del restauro/rinnovo e a scoprire nuove opportunità e nicchie di mercato. Abbiamo più di 20 linee di prodotto e circa 2.000 progetti come “referenze” quindi, modestamente, crediamo di essere in grado di offrire una gamma di prodotti e sistemi che copre ogni esigenza del mercato e abbiamo ampio margine di miglioramento. Se si presenteranno nuove opportunità di business in Spagna, sono sicuro che Mapei e Technopol saranno capaci di sfruttarle.
Mapei Spain da anni ha puntato sulla sostenibilità: come si traduce nella pratica aziendale questo principio?
La sostenibilità di prodotti e processi è un must per Mapei in Spagna. Aiutiamo progettisti, professionisti e clienti a completare progetti sostenibili e innovativi che possano ottenere le certificazioni LEED, BREEAM, DGNB, VERDE.
Da 3-4 anni abbiamo istituito il “Premio per l’Architettura sostenibile” che si sta guadagnando un’ottima reputazione sul mercato spagnolo perché include tra i suoi principi base l’eccellenza e la sostenibilità, a prescindere dai materiali utilizzati nei progetti.
Collaborate con associazioni e consorzi di produzione per consolidare la leadership del brand Mapei?
Sono stato Presidente dell’Associazione spagnola dei produttori di malta e dei sistemi di isolamento termico. Inoltre, il mio team e io siamo membri di varie associazioni, come Anfah (Associazione spagnola per gli additivi per calcestruzzo e malte) e AIFIM (Associazione spagnola dei produttori di impermeabilizzanti), che ci permettono di rafforzare il nostro marchio. È importante che i produttori collaborino a difesa della trasparenza, dell’etica, del rispetto delle normative e delle migliaia di posti di lavoro presenti nelle nostre aziende. A questo proposito, devo ammettere che dobbiamo confrontarci con le incertezze causate dall’aumento dei costi dell’energia e dell’inflazione in generale, che hanno portato alla più grande crisi degli ultimi tempi nella catena mondiale delle forniture, oltre che dalla carenza di materie prime e di manodopera specializzata.
I governi dovranno risolvere questi problemi prima possibile se vogliono far durare questo periodo di crescita. Una crescita certo reale ma anche fragile, se vista in prospettiva futura.