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Marco Albelice
Assistenza Tecnica Mapei
Meno fughe, meno giunti, aspetto compatto e monolitico. Le piastrelle di grande formato coprono una superficie ampia e riducono le interruzioni tecniche sul rivestimento.

Meno fughe, meno giunti, aspetto compatto e monolitico. Le piastrelle di grande formato coprono una superficie ampia e riducono le interruzioni tecniche sul rivestimento (fughe e giunti spesso incompresi!): per molti questo è un pregio, apprezzato da architetti e committenti. In qualità di tecnici, potremmo chiederci: il sistema di posa per una piastrella di grande dimensione è lo stesso usato per le piastrelle medie o piccole? Ci sono accortezze a cui prestare particolare attenzione?

 

COSA SIGNIFICA “PIASTRELLA DI GRANDE FORMATO”?

Le piastrelle i cui lati misurano 30x30 cm oppure 40x40 cm, sono grandi formati? Potremmo affidarci al buon senso, ma all’occorrenza ci viene in aiuto la norma italiana UNI 11493.1 “Piastrellature ceramiche a parete e pavimento, Istruzioni per la posa, la progettazione, installazione e la manutenzione”, che descrive quanto segue:

“…ai fini e nell’ambito della UNI11493 (ndr), sono definite di grande formato le piastrelle con un lato di lunghezza maggiore di 60 cm ...”

Nel presente articolo, faremo riferimento anche a piastrelle di formati i cui lati raggiungono e a volte superano i 3 metri, con spessori da 3 a 6 mm.

 

QUALI SONO I FATTORI IMPORTANTI PER LA POSA DI UN GRANDE FORMATO?

1. La movimentazione: le piastrelle molto grandi vengono generalmente movimentate in cantiere mediante l’impiego di carrelli, ventose e strutture fisse. In tal modo si impedisce l’eccessiva flessione delle lastre dovuta alla loro lunghezza, e la loro possibile rottura/fessurazione. La movimentazione richiede, oltre alla attrezzatura adatta, un numero sufficiente di operatori.

 

2. Il sottofondo: le lastre di grande formato, specialmente al ridursi dello spessore, esigono un sottofondo perfettamente planare. Benché questo sia un requisito di posa valido per i pavimenti e i rivestimenti ceramici in generale, ha una maggiore rilevanza per le piastrelle/lastre di grande formato ed esiguo spessore. Un’irregolarità accentuata sul fondo potrebbe creare un danno estetico o tecnico sulle piastrelle (fessurazione/rottura). La norma UNI11493 prescrive tolleranze anche inferiori rispetto alla planarità del sottofondo quando si parla di “piastrelle sottili”.

 

Va qui ricordato che la regolarizzazione del supporto su cui applicare il rivestimento ceramico, è affidata ai prodotti per rasatura (per esempio ULTRAPLAN, NIVORAPID, PLANITOP FAST 330 e simili, per citare prodotti Mapei), e non dovrebbe essere affidata al solo adesivo.

 

 

QUALI ADESIVI POSSIAMO USARE PER INCOLLARE UNA PIASTRELLA DI GRANDE FORMATO?

Adesivi ad adesione migliorata e in molti casi (se non tutti!), deformabili. Perché?

Maggiore è la superficie della piastrella, maggiore sarà la sollecitazione e il lavoro a cui è sottoposto il sistema fondo/adesivo/piastrella. Le deformazioni naturali o causate da eventi esterni (per esempio gli sbalzi di temperatura), potrebbero provocare il distacco o il danneggiamento del rivestimento. 

La normativa UNI11493.1 per la posa della ceramica, per la maggioranza delle applicazioni, raccomanda sistemi adesivi ad adesione migliorata (classe 2, adesione ≥ 1 N/mm2) e deformabili (classe S1 o S2) per piastrelle con un lato superiore a 90 o 120 cm. Gli adesivi deformabili sono caratterizzati da un modulo e elastico inferiore che gli permette di “ammortizzare” meglio le tensioni dovute al diverso comportamento dei materiali che costituiscono il sistema piastrellatura.

Nuovi macchinari e tecnologie permettono alle aziende del settore di produrre piastrelle in formati e spessori fino a qualche anno fa non presenti sul mercato della ceramica. Spesso tali piastrelle sono rinforzate sul retro mediante l’applicazione di una rete di rinforzo, e in generale, risultano essere prodotti poco assorbenti. Gli adesivi di classe S1 o S2, oltre a essere deformabili, garantiscono valori di adesione molto elevati, tali da poter incollare anche il gres porcellanato (materiale poco assorbente) e di grandi dimensioni.

Naturalmente, il sistema adesivo non è l’unico elemento da considerare. Fughe, giunti di dilatazione, doppia spalmatura dell’adesivo e la valutazione delle caratteristiche del cantiere sono aspetti altrettanto fondamentali da valutare per avere successo nella posa di rivestimenti di grande formato.

 

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