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Enrico Geronimi
Assistenza Tecnica Mapei SpA
Lo scorso giugno l’UNI (Ente Italiano di Normazione) ha approvato la norma UNI 11493-1, che modifica la norma UNI11493, emessa nel giugno 2013 e contenente le linee guida per la posa di ceramica (“Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete. Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione”).Questa modifica è nata dall’esigenza di correggere alcune imprecisioni notate all’interno della norma dopo la sua diffusione. Il tipo di modifiche non consentiva una semplice correzione mari chiedeva una vera e propria revisione, con conseguente votazione e inchiesta pubblica.

Lo scorso giugno l’UNI (Ente Italiano di Normazione) ha approvato la norma UNI 11493-1, che modifica la norma UNI 11493, emessa nel giugno 2013 e contenente le linee guida per la posa di ceramica (“Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete. Istruzioni per la progettazione, l’installazione e la manutenzione”).
Questa modifica è nata dall’esigenza di correggere alcune imprecisioni notate all’interno della norma dopo la sua diffusione. Il tipo di modifiche non consentiva una semplice correzione mari chiedeva una vera e propria revisione, con conseguente votazione e inchiesta pubblica. In tale occasione l’UNI ha proposto al gruppo di lavoro anche di predisporre una nuova norma riguardante la figura del posatore (UNI 11493-2: “Requisiti di conoscenza, abilità e competenza per posatori di piastrellature ceramiche a pavimento e a parete”).

 

L’IMPORTANZA DELLA REGOLAMENTAZIONE DELLA PROFESSIONE

In Italia, secondo il Censis, ci sono circa 3,5 milioni di lavoratori che appartengono a professioni non regolamentate, ossia sprovviste di ordine o collegio. In termini pratici, ciò significa che alcune professioni possono essere svolte senza alcuno specifico requisito formativo, a causa della mancanza di un sistemadi valutazione delle prestazioni professionali svolte. Per questo motivo l’UNI ha avviato l’iter per il riconoscimento delle professioni non regolamentate, tramite la stesura di normetecniche. L’obiettivo è quello di consentire al cliente finale di individuare professionisti competenti mantenendo inalterata la libertà di esercizio. La norma definisce i requisiti della figura professionale del posatore di piastrellature di ceramica - per quanto concerne la posa a pavimento e a parete, in ambienti interni ed esterni -installate principalmente con adesivi, ma anche con malte cementizie, in conformità alla UNI 11493-1. Questi requisiti sono specificati in termini di conoscenza, abilità e competenza in conformità al Quadro Europeo delle Qualifiche (European Qualifications Framework - EQF).
La norma UNI 11493-2 rispetta i principi e le indicazioni della Raccomandazione 2008/C111/01 (EQF) e della Raccomandazione2009/C 155/02 (ECVET), cosi come precedentemente fatto per il settore dei sistemi a secco in lastre/cartongessisti (UNI 11555), per i posatori di parquet (UNI 11556) e per i posatori di rivestimenti resilienti e laminati per pavimentazioni(UNI 11515-2).
Nella norma, oltre ai compiti e alle attività specifiche della figura professionale del posatore di piastrellature ceramiche sono contenuti i metodi per la valutazione del posatore e sono definiti con precisione i requisiti delle organizzazioni che possono effettuare la valutazione stessa. Si è quindi deciso di apportare le correzioni necessarie alla UNI11493-1 (“-1” è stato aggiunto in modo da collegarla alla “-2” riguardante il posatore) e sottoporla nuovamente al voto finale assieme alla nuova norma UNI 11493-2. Le correzioni sono state naturalmente condivise e approvate dai partecipanti al gruppo di lavoro composto da rappresentanti di Confindustria ceramica, produttori di piastrelle ceramiche, posatori e produttori di materiali chimici e prodotti per edilizia. Il gruppo è stato presieduto dal prof. Giorgio Timellini, direttore del Centro ceramico di Bologna fino al 2014 nonché docente di Scienza e tecnologia dei materiali presso l’Universitàdi Bologna. Per Mapei hanno partecipato l’ing. Paolo Murelli (Assicurazione qualità), l’ing. Francesco Stronati e il geom. Enrico Geronimi (Assistenza tecnica).

 

 

LE MODIFICHE ALLA NORMA UNI 11493

Nella nuova versione della norma UNI 11493 sono stati corretti o precisati alcuni punti poco chiari o oggetto di fraintendimento: per esempio, non era del tutto chiaro il dimensionamento delle campiture su superfici esterne verticali/facciata o le caratteristiche tecniche dei profili preformati per giunti di dilatazione. Sono inoltre state meglio specificate le caratteristiche minime dei massetti su cui è possibile effettuare la posa di piastrellature ceramiche, in funzione delle diverse classi di esposizione. Nella versione precedente si raccomandavano sottofondi con almeno 40 MPa di resistenza alla compressione per posa a pavimento in esterno, indipendentemente dal tipo di traffico a cui erano sottoposti; tale valore è stato corretto in 30 MPa per superfici soggette a solo traffico pedonale.

La norma UNI 11493 basa la qualità di una piastrellatura ceramica sulla conformità ai requisiti generali di:

• Regolarità

• Durabilità

• Manutenibilità

• Sicurezza

• Sostenibilità

La conformità a tali requisiti deve essere conseguita con il contributo indispensabile di tutte le figure coinvolte nella progettazione, installazione, utilizzo e manutenzione della piastrellatura. Tali funzioni sono chiaramente definite all’interno della norma stessa (committente, progettista, direttore lavori, posatore, produttori e venditori dei diversi materiali). Le piastrelle di ceramica, utilizzate per il rivestimento superficiale di pavimenti e pareti, hanno due funzioni fondamentali: una funzione tecnica, cioè resistere alle sollecitazioni di esercizio (chimico-fisiche, meccaniche, termiche ed igrometriche) garantendo la sicurezza delle persone e dell’ambiente, e una funzione estetica e di arredamento. Entrambe le funzioni sono fondamentali per la soddisfazione dell’utilizzatore e nessuna delle due può essere sacrificata all’altra (ad esempio, le esigenze architettoniche non devono essere perseguite a scapito della regolarità, durabilità, manutenibilità e sicurezza della piastrellatura). Le prescrizioni contenute nella norma considerano le piastrelle essenzialmente nella loro funzione tecnica, come un materiale da costruzione e non come un componente di arredo.

 

 

LA NORMA UNI 11493-2

Per quanto riguarda la parte 2 della norma, nel corso dei vari incontri tenutisi presso l’UNI si è deciso di evitare la creazione di sottocategorie in funzione del diverso grado di preparazione dei posatori, preferendo una sola figura professionale definita, in possesso di tutti i requisiti necessari. Nella parte 1 della norma sono state modificate le parti relative alla figura del posatore, in modo che fossero congruenti con la parte 2.La UNI 11493-2 rappresenta un ulteriore passo avanti per il settore, con l’auspicio che essa porti ad aumentare la professionalità dei tecnici applicatori. La maggiore specializzazione dei posatori può avere unicamente effetti positivi, in quanto si spera possa nel tempo portare a una concorrenza più leale, a prezzi di mercato sostenibili, a lavori effettuati in conformità alle normative vigenti e a una categoria professionale qualificata e riconosciuta dal mercato. Dal punto di vista di Mapei, maggiore è la qualifica del posatore, maggiori sono le possibilità che vengano riconosciuti i benefici di prodotti performanti, eco-sostenibili, durabili e altamente qualificati in funzione delle specifiche caratteristiche di progetto. Vi invitiamo ad acquistare le norma UNI 11493-1 e 11493-2tramite il sito UNI (www.uni.com) nella sezione UNIstore.

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