La stuccatura epossidica. Perché e quando usarla. Parla l’Assistenza Tecnica Mapei.
Rivestimenti e destinazioni d’uso cambiano rapidamente, in naturale simbiosi con l’evoluzione di mercato e trend.
Evolvono di conseguenza tutti i prodotti a loro legati, tra cui le fughe epossidiche.
Più semplici da utilizzare rispetto agli albori, e ora più facili da pulire, le fugature epossidiche sono la soluzione ideale in caso di aggressione acida.
Abbiamo affrontato l’argomento con la nostra Assistenza Tecnica, in poche domande e alcuni spunti di riflessione.
Quali sono le caratteristiche principali delle stuccature a base di resina epossidica?
Le stuccature a base resina sono generalmente bicomponenti, resistenti all’aggressione degli acidi e impermeabili. Sono inoltre rigide e molto resistenti meccanicamente alla compressione.
Quando usare una stuccatura epossidica?
Quando il rivestimento è soggetto al contatto con acidi, ad esempio in ambito alimentare: caseifici, birrifici e simili, o anche sul piano cottura della nostra cucina. In questi casi, gli alimenti e gli acidi che inevitabilmente vengono a contatto con la stuccatura, non saranno in grado di aggredirla chimicamente, consumandola.
Le resine sono difficili da usare?
Non più. Molti progressi sono stati fatti nella chimica per l’edilizia e oggi è possibile produrre stuccature bicomponenti a base di resina epossidica di consistenza cremosa, che facilita l’applicazione, e semplifica la pulizia.
Quali sono i passi fondamentali nell’uso della stuccatura epossidica?
1. Miscelare completamente i due componenti della stuccatura. Questa operazione va eseguita con cura, possibilmente con miscelatore automatico a basso numero di giri, avendo cura di amalgamare correttamente i due componenti del prodotto. Cercare di “smezzare” le confezioni è un’operazione non raccomandabile, ne va del corretto indurimento del prodotto e delle sue caratteristiche di resistenza chimica.
2. Pochi minuti dopo il riempimento delle fughe della stuccatura, è necessario pulire il pavimento/rivestimento con acqua.
In quali casi non posso usare le stuccature a base di resina?
Benché non ci siano limiti tecnici netti in merito, normalmente non si usa la resina epossidica con piastrelle molto porose o con il materiale lapideo. Perché? La stuccatura potrebbe depositarsi nelle porosità del materiale e non essere più asportabile. Eventualmente, una prova preliminare di applicazione e pulizia può essere utile per verificare la fattibilità dell’intervento.
In definitiva, la resina epossidica è migliore della stuccatura cementizia?
No, la differenza è legata al cantiere nel quale siamo chiamati a operare. In presenza di aggressione acida, useremo la resina, in tutti gli altri casi il cemento offre prestazioni di alto livello.
KERAPOXY è la famiglia di stuccature epossidiche prodotte da Mapei, che comprende:
• KERAPOXY CQ viene usato per stuccature da 3 mm in su
• KERAPOXY DESIGN è specificamente studiato per la stuccatura del mosaico, per una larghezza delle fughe fino a 3 mm.
In entrambi i casi, si tratta di prodotti tecnologici ad elevate prestazioni, affidabili, le cui esigenze in fase di preparazione e pulizia sono giustificate da un risultato di notevole pregio, durabile e tecnicamente di alto livello.