

Interviste
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04/03/2025
Mapei: cultura e innovazione per costruire il futuro
Sostenere arte, musica e sport aiuta a creare un ambiente più stimolante e creativo, sia per noi che per la società
Mapei da oltre 85 anni fa della cultura un valore centrale per la sua identità e crescita. "Le nostre competenze ci hanno permesso di fare la nostra parte in importanti lavori di restauro e recupero di beni di grande pregio e interesse pubblico, ma la nostra vocazione va oltre l’intervento tecnico - spiega Veronica Squinzi, amministratore delegato di Mapei -. Sosteniamo la cultura in modo ampio, con interventi diversificati, per contribuire al suo sviluppo".
Lavoro, disciplina, creatività e passione sono concetti che si applicano tanto all’arte quanto all’impresa. Mapei unisce questi elementi da oltre 85 anni, facendo della cultura un valore centrale per la sua identità e crescita. «Questo principio guida le nostre scelte e ci spinge a investire in iniziative culturali che arricchiscono la società e rafforzano il legame con le comunità in cui operiamo», spiega Veronica Squinzi, amministratore delegato di Mapei. Da questa visione nasce Mapei per la cultura, l’impegno a sostenere attività e iniziative culturali in Italia e all’estero.
In che modo la cultura riveste un ruolo chiave nello sviluppo di Mapei?
«Ci occupiamo di edilizia, un’attività che coniuga competenza e senso estetico, ricerca del miglior prodotto e studio approfondito del contesto in cui questo dovrà essere utilizzato. Grazie all’elevata specializzazione dei nostri prodotti siamo spesso coinvolti in interventi di ripristino di luoghi d’arte che, con il nostro intervento, contribuiamo a rendere più duraturi. Coniugare il nostro lavoro con la passione per l’arte è stato un passaggio naturale».

Archi in legno, all’incrocio del transetto che hanno consentito la ricostruzione degli archi diagonali e dell’oculo della volta. (c) Romaric Toussaint_Rebatir Notre Dame de Paris
Restaurare un edificio è diverso dal sostenere un teatro o una fondazione. Non trova?
«Credo che i due aspetti siano legati. Le nostre competenze ci hanno permesso di fare la nostra parte in importanti lavori di restauro e recupero di beni di grande pregio e interesse pubblico, ma la nostra vocazione va oltre l’intervento tecnico. Sosteniamo la cultura in modo ampio, con interventi diversificati, per contribuire al suo sviluppo».
Oggi Mapei è impegnata nel progetto di valorizzazione degli ambulacri meridionali del Colosseo, che effetto fa partecipare ai lavori del monumento italiano più famoso al mondo?
«È un grande orgoglio e un privilegio. Contribuire con le nostre competenze a un progetto di questa portata ci rende fieri. Lo abbiamo fatto in passato con altri monumenti fondamentali per il patrimonio culturale italiano e mondiale: penso, tra i tanti, al progetto più recente, il restauro della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, un patrimonio culturale di interesse mondiale, per il quale abbiamo messo a disposizione le nostre conoscenze e competenze. Siamo grati quando abbiamo la possibilità di “entrare” in questi luoghi d’arte e cultura con lo scopo di mettere al sicuro la loro bellezza, e orgogliosi dell’importante lavoro di ricerca che viene fatto nei nostri laboratori con l’obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile».

Voi siete anche sostenitori di importanti istituzioni come il Teatro alla Scala, come si integrano queste iniziative culturali nella strategia aziendale di Mapei?
«La cultura è una forma innovativa di comunicazione aziendale. Sostenere arte, musica e sport aiuta a creare un ambiente più stimolante e creativo, sia per noi che per la società. Questo favorisce l’innovazione, rafforza i legami con le comunità e migliora la qualità della vita. Inoltre, è appassionante poter seguire nel tempo gli sviluppi di luoghi o enti culturali a cui abbiamo dedicato il nostro impegno con i progetti di restauro. È un privilegio per chi lavora nell’edilizia perché spesso il nostro ruolo finisce quando chiude il cantiere: Mapei invece crea legami duraturi con le realtà culturali e con i territori in cui opera».
In che modo la cultura influenza l'innovazione e la ricerca in Mapei?
«La cultura stimola il pensiero critico e la creatività, fondamentali per innovare. Partecipare a progetti culturali ci offre nuove prospettive, che arricchiscono la nostra attività di ricerca. Questo ci permette di sviluppare soluzioni più avanzate e sostenibili. Vogliamo trasmettere l'idea che l'impresa non è solo produzione e profitto, ma anche responsabilità sociale e culturale. Investire nella cultura significa investire nel futuro, nella crescita delle persone e nella qualità della vita».
Quali sono i progetti per il futuro?
«L’intervento al Colosseo è in pieno svolgimento e ci vede concentrati per il raggiungimento dell’obiettivo per restituire ai cittadini questo importante spazio di storia e cultura. Un altro progetto molto importante che si sta sviluppando con il contributo di Mapei è l’’Hegra Conservation Project", un importante piano di recupero di un’area archeologica nel primo sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco in Arabia Saudita. Portiamo nel progetto la nostra esperienza nei prodotti e nelle tecnologie e ci piace l’idea di contribuire a tutelare e conservare per le future generazioni un sito di massimo interesse storico e culturale».

Il Progetto di conservazione di Hegra è un importante piano di recupero di un’area archeologica nel primo sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità Unesco in Arabia Saudita.