
La torre della Fondazione Prada
Uno spazio espositivo configurato in base all’esposizione della luce: la Torre della Fondazione Prada di Milano, progettata dallo studio olandese OMA, è già divenuto punto di riferimento per l’arte contemporanea in Europa.
Mapei ha contribuito mettendo in campo i propri laboratori di ricerca ed effettuando specifici test preliminari tesi a individuare la lista di prodotti più indicati nel mix design del calcestruzzo impiegato.
Inaugurata ufficialmente il 20 aprile scorso in occasione del Salone del Mobile, la Torre della Fondazione Prada modifica lo skyline della zona sud di Milano. Il complesso (superficie di 19.000 m2, 11.000 dei quali utilizzati ad attività espositive) è stato aperto nel 2015 e ha visto la riqualificazione e la trasformazione della precedente struttura industriale - una distilleria risalente ai primi anni del Novecento - in uno degli spazi espositivi più interessanti e glamour d’Europa.
Inaugurata ufficialmente il 20 aprile scorso in occasione del Salone del Mobile, la Torre della Fondazione Prada modifica lo skyline della zona sud di Milano.
Il complesso (superficie di 19.000 m2, 11.000 dei quali utilizzati ad attività espositive) è stato aperto nel 2015 e ha visto la riqualificazione e la trasformazione della precedente struttura industriale - una distilleria risalente ai primi anni del Novecento - in uno degli spazi espositivi più interessanti e glamour d’Europa. Miuccia Prada e il direttore scientifico, il critico d’arte Germano Celant, hanno sviluppato per la Torre la mostra permanente Atlas, che presenta opere dal 1960 al 2016.
La Torre si inserisce in una struttura architettonica articolata che unisce a edifici preesistenti tre nuove costruzioni: Podium, Cinema e, appunto, la Torre: una struttura di 9 piani, 6 dei quali dedicati a sale espositive, mentre gli altri tre ospitano un ristorante inaugurato in maggio e una serie di servizi per il visitatore, tra cui una terrazza panoramica con vista su Milano. Collegata da un ascensore con pareti in onice rosa, la Torre ha un’altezza di 60 m, una superficie totale di circa 2.000 m2 ed è completamente bianca, dal cemento delle pareti sino alle lastre in travertino utilizzate per rivestire il pavimento.
Un progetto innovativo firmato dallo studio olandese OMA dove la variazione di tre parametri - pianta, altezza e orientazione - è riuscita nell’intento di configurare lo spazio espositivo in base all’esposizione della luce.
La struttura si sviluppa una pianta a trapezio, si eleva su una pianta rettangolare e ha altezze dei piani diverse, che crescono dal basso all’alto, variando dai 2,7 m del primo piano agli 8 m dell’ultimo livello. Le facciate esterne sono caratterizzate da una successione di superfici di vetro e di cemento bianco, che espongono i diversi piani alla luce sul lato nord, est o ovest, mentre l’ultima sala è dotata di luce zenitale. Il lato sud della Torre presenta una struttura diagonale che la unisce al Deposito, dentro la quale si inserisce un ascensore panoramico.
Ultimato il complesso della Fondazione Prada, quest’area di Milano attende l’ultimazione di altri importanti cantieri, come il quartier generale di Fastweb e la riqualificazione dello scalo di Porta Romana.
ADDITIVI DI ULTIMA GENERAZIONE
Durante la preparazione del mix design del calcestruzzo sono stati scelti e testati nei laboratori Mapei una serie di additivi. Dopo i test che hanno dato esito positivo, la prova è stata eseguita direttamente in cantiere, con la conferma che la scelta era corretta. Sono stati così forniti il superfluidificante a base acrilica DYNAMON SR3, per calcestruzzi preconfezionati con lungo mantenimento della lavorabilità, che permette una facile posa in opera allo stato fresco ed elevate prestazioni meccaniche quando è indurito; DYNAMON LZ 551, superfluidificante universale a base di polimeri acrilici modificati, sviluppato per conferire al calcestruzzo una eccellente conservazione della lavorabilità; lo speciale additivo liquido MAPECURE SRA 25, formulato per ridurre la formazione di fessure da ritiro igrometrico in calcestruzzi ordinari e autocompattanti, Questo prodotto esplica la sua azione attraverso la riduzione della tensione superficiale dell’acqua all’interno delle porosità capillari. Il processo diminuisce l’intensità delle forze che agiscono sulle pareti dei pori, garantendo una migliorata stabilità dimensionale e quindi una drastica diminuzione delle fessure.