
Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018
In mostra per tutto l’anno gli straordinari tesori di una città dalle mille anime.
Nel 2019 Matera sarà Capitale Europea della Cultura e nel 2020 sarà Parma a mostrare i suoi tesori: è stata infatti designata Capitale Italiana della Cultura, superando in finale le città di Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.
Nel 2018 è Palermo la Capitale italiana della cultura, una città con la quale Mapei ha sempre avuto un rapporto straordinario e che ha contribuito nel tempo ad abbellire e restaurare con i suoi prodotti. Com’è stato messo in evidenza durante la cerimonia inaugurale della manifestazione, che si è svolta il 29 gennaio scorso al Teatro Massimo di Palermo, la ricchezza e la bellezza della città sono nelle sue mille anime, frutto di dominazioni, di accoglienza e scambi commerciali e culturali. Lo testimoniano il suo paesaggio, la sua lingua, i suoi monumenti, la sua cucina e il suo tessuto urbano.
Nel 2018 è Palermo la Capitale italiana della cultura, una città con la quale Mapei ha sempre avuto un rapporto straordinario e che ha contribuito nel tempo ad abbellire e restaurare con i suoi prodotti.
Com’è stato messo in evidenza durante la cerimonia inaugurale della manifestazione, che si è svolta il 29 gennaio scorso al Teatro Massimo di Palermo, la ricchezza e la bellezza della città sono nelle sue mille anime, frutto di dominazioni, di accoglienza e scambi commerciali e culturali. Lo testimoniano il suo paesaggio, la sua lingua, i suoi monumenti, la sua cucina e il suo tessuto urbano.
Palermo è una capitale delle Culture, della cultura artistica e delle altre culture come delle Culture altre; non è solo un ricco calendario di eventi, ma un progetto che vede la cultura come “capitale” attorno al quale far crescere tutta la città.
Cultura dunque a 360°, non solo cultura artistica ma anche culture della pace, dell’accoglienza, della legalità, d’impresa, dell’innovazione, dei giovani, del rispetto dell’ambiente, della solidarietà, della diversità; iniziative che mettono a sistema le istituzioni culturali, l’associazionismo e i tanti attori della vitalità civile del nostro territorio, che va oltre i confini urbani e valorizza la sinergia con l’area metropolitana e con tutta la regione.
Per tutto l’anno Palermo è pronta a mostrare i tesori più o meno nascosti, a intrattenere il pubblico con concerti e spettacoli di primissima qualità e a stupire chi ancora non la conosce con il suo iperattivismo culturale.
Cuore delle iniziative è palazzo Sant’Elia, dove è stato installato Love difference, il tavolo specchiante a forma di Mediterraneo di Michelangelo Pistoletto, abitualmente sistemato in una grande sala riunioni del Ministero degli Esteri a Roma.
Tra le aperture straordinarie più attese quelle alla Camera delle meraviglie, che aumenterà il fascino di questa misteriosa stanza araba ritrovata in un appartamento privato nel quartiere di Ballarò. Tra il 9 e 10 marzo le strade del centro storico sono state animate da concerti per celebrare il dialogo tra le culture, evento culminato nella Notte bianca dei siti Unesco arabo-normanni.
Ma non si esaurisce tutto nel 2018. Palermo, infatti, ha promosso altri 24 progetti speciali da completare entro il 2020, a partire dalla nascita del parco Al Medina al Aziz, che racchiuderà il Palazzo della Zisa, i Giardini della Zisa e i Cantieri culturali della Zisa, fino alla Casa Museo dei Diritti, il progetto per un museo multimediale di arte contemporanea dedicato al tema dei diritti della persona.