Qui a Montréal mi hanno sempre trattato bene anche se non ho proprio la faccia da canadese. Assomiglio ad un nativo americano ma non ho nulla a che fare con quella storia lì. Quando ne ho conosciuto qualcuno e ci siamo guardati allo specchio abbiamo convenuto che quelli che studiano sui libri hanno ragione. Forse è proprio vero che i nativi americani vengono dalla mia terra, la Lapponia.
Sono un bravo posatore di materiali. Mi piace fare il mio lavoro. Sono molto preciso. Ecco perché fui chiamato dall’azienda che stava costruendo la pista di atletica per le Olimpiadi del 1976. Ero emozionato… Le Olimpiadi! Quelle corse dove gli atleti si giocano in pochi secondi o pochi minuti 4 anni di vita e sacrifici pazzeschi. Bisognava fare le cose per bene in poco tempo. Fortuna che proprio in quell’Olimpiade è stato usato per la prima volta un prodotto Mapei, l’Adesilex G19, un adesivo rosso bicomponente che ancora oggi è utilizzato in tutto il mondo per l’incollaggio delle piste di atletica in gomma sportiva.
Ho guidato io la squadra dei posatori per due settimane. Giorno e notte, turni massacranti. I 400 metri di pista sono stati una fatica immane. Rettilinei, curve, tutto doveva essere perfetto. E l’Adesilex G19 ci ha dato una mano importante. Poi è arrivato il giorno dell’apertura dei Giochi e ho voluto partecipare all’inaugurazione. Ma non mi bastava. Volevo vedere come la pista funzionava sotto le sollecitazioni degli atleti. L’occasione me l’ha data un mio connazionale... beh quasi. Un Finlandese. Perché noi Lapponi siamo un po’ Finlandesi ma anche un po’ Norvegesi, Svedesi e Russi. Siamo un popolo ma non siamo una nazione. Ecco perché non partecipiamo alle Olimpiadi. Il Finlandese si chiamava Lasse Viren. Lo avevo conosciuto una sera in un pub. Simpatico e molto biondo avevo notato. Questo Viren era già molto famoso. Aveva vinto a Monaco nel 1972 due medaglie d’oro nei 5 e nei 10.000 metri. Voleva fare “la doppia doppia”, vincere di nuovo entrambe le specialità anche in queste Olimpiadi.
Ma nessuno ci credeva. Quando gli raccontai che la pista l’avevo costruita io mi diede i biglietti per le finali delle sue corse e mi fece una promessa. “Dimmi dove ti siederai allo stadio così se vinco ti indico, perché sarà anche merito tuo che hai costruito la pista”.
Le cronache sportive di quell’Olimpiade non lo riportano, ma quando Lasse Viren rivinse clamorosamente un’altra volta i 5 e i 10.000 metri, appena tagliato il traguardo, entrambe le volte guardò in alto alla sua destra. Cercò il mio sguardo, poi guardò in basso indicando la pista e mi fece un inchino.
A me. Un lappone. Il primo e unico lappone vincitore di due medaglie d’oro alle Olimpiadi.
* È in Canada nel 1978 che Mapei inizia il processo di internazionalizzazione che la porterà in pochi anni in tutto il mondo. È a Laval, vicino a Montréal, infatti che nasce il primo sito produttivo estero dotato di laboratorio specializzato nei prodotti per pavimenti e rivestimenti resilienti e successiva-mente anche per la posa di ceramica.