Economia Circolare

Parlare di economia circolare in edilizia è una grossa sfida, che Mapei ha abbracciato e per la quale propone sistemi e soluzioni innovative.

Road additives

Circolarità e sostenibilità nel comparto delle strade: gli additivi Mapei ACF permettono un utilizzo spinto degli strati di usura delle strade altrimenti destinati alla discarica in nuovi conglomerati bituminosi, valorizzare il marcato impulso di questi nuovi additivi sull’economia circolare.

Gli additivi MAPEI ACF-L1, ACF-L2 e ACF-L3 per il confezionamento di nuovi conglomerati bituminosi permettono di riciclare al loro interno frazioni consistenti di fresato stradale (RAP - Recycled Asphalt Pavement), ricostituendo la frazione maltenica persa dal bitume ossidato-invecchiato.
È chiaro il beneficio ambientale che tali prodotti apportano, evitando la discarica (peso ambientale molto elevato) a quella frazione di usura e ridandole vita in un nuovo conglomerato bituminoso. Abbiamo misurato i vantaggi ambientali derivanti dall’utilizzo degli ACF, utilizzando la metodologia LCA (Life Cycle Assessment)

Al fine di dare una spinta in più al nostro studio, abbiamo coinvolto anche il Green Economy Network di Assolombarda in collaborazione con il GEO (Green Economy Observatory) dello IEFE (Università Bocconi), che in quel momento promuoveva il progetto CERCA (Circular Economy come Risorsa Competitiva per le Aziende), finalizzato ad identificare e misurare l’approccio all’economia circolare messo in pratica dalle aziende.
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Premio Best Performer
dell’Economia Circolare

Mapei ha ricevuto il Premio Best Performer dell’Economia Circolare 2019/2020 promosso da Confindustria. Mapei si è distinta nella categoria “grande impresa manifatturiera” con un progetto che permette di

realizzare asfalti a basso impatto ambientale grazie al riutilizzo di materiale di scarto. Con gli additivi MAPEI ACF-L1, ACF-L2 e ACF-L3 una notevole quantità di fresato stradale viene infatti riciclata per il confezionamento di nuovi conglomerati bituminosi.

L’utilizzo di minore materia prima vergine, la ridotta quantità di scarti di fresato da smaltire e la minor quantità di energia richiesta per il riscaldamento dell’impasto rendono questa soluzione più attenta all’ambiente rispetto alle normali pavimentazioni bituminose.

Accordo IREN-Mapei

Mapei, tra i leader mondiali nei prodotti chimici per l’edilizia e Iren, una delle più importanti e dinamiche multiutility del panorama italiano, hanno siglato un accordo che prevede il riutilizzo del polietilene e polipropilene, provenienti dalla normale raccolta rifiuti, per la realizzazione di pavimentazioni stradali più durature e sostenibili.

MAPEI ha avviato lo sviluppo di nuovi polimeri per la modifica dei conglomerati bituminosi, con l’obiettivo di implementare una tecnologia innovativa che permetta di ottenere un significativo aumento della vita utile delle pavimentazioni stradali, utilizzando polimeri riciclati derivanti da una filiera integrata di recupero.

IREN detiene, attraverso la sua controllata Iren Ambiente Spa, la quota di controllo della società I.Blu Srl, principale operatore nazionale nel settore della selezione e riciclo dei rifiuti di imballaggio in plastica da raccolta differenziata.

Attraverso I.Blu, IREN ha sviluppato e sottoposto a brevettazione un nuovo processo per la realizzazione del polimero riciclato Blupolymer da utilizzarsi per la produzione di conglomerati bituminosi (Polymer Modified Asphalt). Blupolymer viene utilizzato da diversi anni dalle società del Gruppo MAPEI POLYGLASS SPA e POLYGLASS USA.
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RE-CON ZERO EVO

Aggiunto direttamente nelle autobetoniere, RE-CON ZERO EVO è in grado di trasformare, in pochi minuti di miscelazione, il reso di calcestruzzo, che normalmente verrebbe inviato come rifiuto dal cantiere alla discarica, in aggregati granulari che possono essere integralmente recuperati e riciclati per produrre nuovo calcestruzzo.

Grazie a RE-CON ZERO EVO è possibile quindi evitare il ricorso alla discarica per lo smaltimento del reso di calcestruzzo, limitare il trasporto su strada, ridurre l’attività di cava e di prelievo di nuove risorse naturali e ridurre i consumi idrici per il lavaggio delle betoniere e l’impasto del calcestruzzo.

Dal punto di vista emissivo, il trattamento con RE-CON ZERO EVO di un metro cubo di calcestruzzo reso permette un risparmio, in termini di emissioni evitate, del 97% (pari a circa 260 kg CO2eq) rispetto all’alternativa di smaltimento in discarica del medesimo metrocubo di calcestruzzo

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