Veronica Squinzi, Amministratore Delegato del Gruppo Mapei insieme al fratello Marco, intervistata da Maria Silvia Sacchi, Direttrice del Family Business Festival, per il Corriere Economia, racconta l’eredità raccolta da Giorgio Squinzi, Amministratore Unico di Mapei, e Adriana Spazzoli, Direttore Marketing & Comunicazione. Nell’intervista, Veronica Squinzi sottolinea come la visione di lungo periodo del Gruppo può intervenire per superare le complessità del momento.
«Un imprenditore non può che essere positivo e pensare, più che a quello che succede in “quel” momento, a ciò che succederà domani… Come Mapei siamo aiutati da una visione di vero lungo periodo. Siamo un’ottima squadra che, tutta insieme, deve raggiungere una meta».
Così Veronica Squinzi apre la sua intervista, raccontando l’impegno di Mapei nel promuovere azioni di lungo periodo, che guardano al futuro della società in Italia e nel resto del mondo. Le complessità del momento vanno affrontate e risolte. Grazie ad una solida realtà, costruita in oltre 80 anni di attività, fondata su valori sani e su una squadra affiatata e determinata «è possibile far fronte a quanto sta avvenendo e, allo stesso tempo, capire quali nuove opportunità si presentano».
Veronica Squinzi ha dichiarato che, come il padre Giorgio, anche lei insieme al fratello Marco, crede nell’uguaglianza tra uomo e donna e sottolinea che «(seppur) nella nostra diversità di caratteri o competenze, riusciamo ad avere una totale simbiosi e coerenza nel portare avanti l’azienda... Così come è bellissimo essere supportati e aiutati con grandissima ampiezza di vedute da mia zia e mia cugina, rispettivamente presidente e consigliere della società»
Sull’internazionalizzazione ha commentato: «È una strategia in cui crediamo fortemente... insieme alla ricerca tecnologica e alla qualità, è l’elemento che ci caratterizza. Il nostro è un prodotto che non viaggia a lunghe distanze, dobbiamo avere per forza una presenza in loco e conoscere e seguire le evoluzioni economiche e di settore in ogni singolo Paese». Strategia che si concretizza con la creazione di società con strutture indipendenti, con un management locale, in grado di reagire efficientemente sul mercato, secondo la strategia corporate del Gruppo, ed anche attraverso la costruzione di impianti di produzione locali che permettano di ottimizzare i costi legati al trasporto logistico dei materiali.
Nell’intervista Veronica Squinzi si è espressa sullo smart working, inquadrandolo come un approccio al lavoro indispensabile per l’emergenza attuale ma non come metodologia di lavoro da adottarsi nel lungo periodo: «Questa è una situazione contingente. La mia idea è che le persone siano “animali sociali”, hanno bisogno di relazioni e di confrontarsi…A me piace andare in ufficio, parlare con i collaboratori: da un semplice incontro, anche se non organizzato, possono nascere idee, sta poi alla capacità dell’imprenditore saperle trasformare in invenzioni di successo».
Alla domanda sulla situazione del Paese, Veronica Squinzi ha risposto esortando a investire in innovazione, sul patrimonio culturale e artistico italiano, unico al mondo, a creare posti di lavoro stimolanti, ad attrarre e trattenere talenti, anche attraverso le università e la ricerca, fondamentali per il Paese: «Perché questo sia possibile vanno coinvolti tutti gli attori della società, dalle autorità governative, alle imprese, alle singole persone. Uscire dal concetto dell’io per avere il concetto del noi».
Come azienda italiana Mapei è in prima linea per supportare il Paese: «Noi ci siamo e siamo a disposizione. Restiamo e continuiamo a investire in Italia perché crediamo in questo Paese, dove abbiamo realizzato una delle ultime acquisizioni. Abbiamo parlato tanto di internazionalizzazione, che è fondamentale perché l’azienda sia sana. Ma siamo un’azienda glocal: la testa e il cuore di Mapei sono in Italia».
Veronica Squinzi sarà ospite del Family Business Festival di Corriere della Sera, venerdì 30 ottobre 2020.
Credits: Giovanni Battista Righetti
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