Due giorni di discussione e casi di intervento a Palazzo Sacrati Strozzi con il patrocinio di Confartigianato Firenze, Assorestauro, Regione Toscana e Unesco
Passato e futuro, innovazione e tradizione tecnologia e manualità, il mondo del restauro è fatto di grandi contrasti che trovano un equilibrio nelle competenze di tutte le professionalità che ne fanno parte.
La nuova sfida che deve ora affrontare tutto il comparto è quella della sostenibilità. Perché, come indica l'articolo 9 della Costituzione, la Repubblica tutela il paesaggio ed il patrimonio storico e artistico della Nazione” ma anche “l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni”.
Se ne parla al convegno Recupero e conservazione del patrimonio edilizio storico ed artistico nello scenario d’eccezione di Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, nel centro storico di Firenze, una delle capitali dell’arte italiana e culla del Rinascimento. Per la Toscana il restauro si conferma ancora un motore economico rilevante: secondo i dati del Centro Studi di Confartigianato, la Toscana è la terza regione in Italia per numero di imprese del restauro con 450 attive di cui 194 solo a Firenze. Questo mestiere, inoltre, non conosce gender gap: oltre il 40% delle imprese è a guida femminile.
Il restauro sostenibile è una sfida per il futuro del patrimonio culturale, che richiede una visione integrata e multidisciplinare. Un ruolo chiave è giocato proprio dai materiali che vengono utilizzati negli interventi e che devono essere compatibili sia con i beni da restaurare sia con l'ambiente circostante.
Mapei, forte della sua esperienza trentennale nel campo del restauro, propone a esperti e operatori due giorni di incontro e approfondimenti sul recupero e la conservazione del patrimonio edilizio storico ed artistico. Un evento organizzato con il patrocinio di Confartigianato Firenze, Assorestauro, Regione Toscana e il sostegno di Club per l'Unesco di Firenze, durante il quale verranno esposti anche alcuni casi di intervento su punti di alto interesse storico, artistico e culturale come le Rampe del Poggi o la Cupola del Battistero di San Giovanni.
“Arte e lavoro, cultura e impresa sono elementi che fanno parte del DNA di Mapei – dichiara Veronica Squinzi, amministratore delegato Mapei –. Nel corso della nostra storia abbiamo sviluppato un’attenzione particolare verso i “luoghi dell’arte”: che si tratti di intervenire in un grande museo o di rendere più sicura una basilica medievale, le competenze e le tecnologie, frutto della ricerca Mapei, contribuiscono a rendere vitali e duraturi alcuni dei luoghi più importanti dell’arte e della cultura, nel nostro come in altri Paesi, a beneficio di tutta la comunità”.
Per Tommaso Grassi Nesi, presidente di Confartigianato Restauro: "Il restauro è quell'attività che ci permette di conservare e trasmettere il nostro patrimonio culturale. Non è solo un'attività tecnica ed economica, visto che sono attive ben 450 imprese in Toscana, ma anche sociale. Proprio per questo, ci siamo confrontati con le sfide del nostro contemporaneo, come la sostenibilità ambientale che vuol dire lavorare bene e meglio, impattare ancor meno sull'ambiente - il restauro dà nuova vita all'esistente - ma anche migliorare le prestazioni con materiali e tecniche innovative".
"Con grande piacere esprimiamo la gratitudine alla Mapei per la realizzazione della terza edizione del Convegno “Recupero e conservazione del patrimonio edilizio storico ed artistico” – continua Alessandro Bozzetti, presidente di Assorestauro – e per averci chiesto di patrocinare queste interessanti giornate. Evento unico che riunisce professionisti e aziende, con l'obiettivo comune di trasmettere la qualità del nostro settore e promuovere l'innovazione dai materiali ed i processi di conservazione e valorizzazione del patrimonio costruito."
Davide Bandera, responsabile linea restauro Mapei conclude: “Oggi più che mai dobbiamo essere attenti al rapporto importantissimo che esiste tra l’uomo e l’ambiente, nella consapevolezza che la salute del primo implica necessariamente la cura del secondo. In Mapei partiamo dalla diagnostica vista come attività indispensabile per conoscere le tecniche costruttive e l’esistente. Successivamente, interveniamo con prodotti, materiali e tecnologie compatibili dal punto di vista chimico-fisico ed elasto-meccanico con le caratteristiche dei materiali impiegati originariamente nella costruzione dell’edificio. L’utilizzo di prodotti ambientalmente sostenibili è la chiave di volta per equilibrare la scienza volta allo studio di nuovi materiali e tecnologie e il restauro rivolto alla conservazione e tutela”.
Consapevole che la cultura rappresenta il fondamento e l’identità di una comunità, Mapei si è sempre impegnata nel sostegno concreto alle più importanti istituzioni sia con il coinvolgimento in progetti di realizzazione o rispristino di luoghi d’arte in tutto il mondo – tra questi il Museo Solomon R. Guggenheim di New York, la Sacrestia Aquilonare del Duomo di Milano e il Teatro San Carlo di Napoli – sia affiancando numerose realtà di valore, con le quali nel tempo è nato un lavoro di collaborazione e supporto.