Adriana, grazie per la bellezza vista, vissuta e condivisa
La bellezza si nasconde un po’ ovunque, in un dipinto come in una balla di fieno nel mezzo di un prato, in un panorama che si apre sul lago come nella forma assunta da un sacco di cemento buttato in un angolo, nelle pagine di un romanzo dell’ottocento come nelle storie che animano la nostra casa. La bellezza si nasconde un po’ ovunque, basta avere la capacità di coglierla e, cinque anni fa, Adriana ha saputo coglierla in noi, nella nostra casa, nella nostra cascina e nell’immagine di quello che sarebbe diventata col trascorrere del tempo.
Venuta a conoscenza del progetto “Cascina don Guanella”, come tanti, ne è rimasta incuriosita ma, come pochi, ha voluto toccarlo con mano e saputo farsene coinvolgere, viverlo nel suo aspetto concreto, fatto di muri da costruire, terreni da coltivare e prodotti da proporre, come nell’aspetto relazionale fatto di interesse e rispetto per le storie dei nostri ragazzi e di amicizia sincera verso chi, in mezzo a loro, guida, educa e, all’occorrenza, coltiva. La condivisa passione per il ciclismo ha poi fatto il resto, così Adriana, per cinque anni, si è messa al nostro fianco, con concretezza e umanità e, per tutto questo periodo, abbiamo goduto di un’ambasciatrice attenta e appassionata, che ha saputo portarci nei contesti più disparati presentandoci con orgoglio. Invitato a un convegno per l’assegnazione delle borse di studio del Centro Mapei Sport, mi sedevo tranquillo come spettatore di un evento tra formalità e scienza, mi ritrovo sul palco, chiamato da lei, al cospetto di cervelli e cravatte, a parlare di emarginazione sociale, di riscatto, di accoglienza, di serre, di capre e formaggi.
Succedeva lo scorso anno.
Discreta ed entusiasta, fino all’ultimo non ha sprecato parole sulla sua salute, ma ne ha investite tante nel raccontare ad altri la bellezza che riusciva a vedere intorno a sé, in questo progetto nel quale ha creduto e per il quale si è spesa, nella semplicità di prodotti addizionati solo di cure e sudore, nella ricchezza di una realtà tanto dura quanto ricca di umanità. Cinque anni hanno la durata di un battito di ciglia, ma possono pesare come quel sacco di cemento buttato nell’angolo che, a ben guardare, ha la sua forma, i suoi colori, la sua speciale bellezza. Dunque, Adriana, grazie per averla vista, vissuta e condivisa.