È stata la signora del "ci sono"
Massimo Zavaglia, Associazione Le Vele Onlus, ricorda Adriana Spazzoli.
Tutti noi conosciamo bene Adriana, il suo sorriso contagioso di concreta forlivese, la sua decisione, il suo amore per tutti.
Donna realizzata, moglie di un uomo “unico”, madre di due ragazzi concreti e senza fronzoli, manager appassionata che è riuscita a convertire al mercato un’azienda chimica nata per l’edilizia.
Oggi, però, vorremmo raccontarvi, ora che ci manca il suo sorriso, la Adriana che abbiamo conosciuto in Cascina, all’Associazione Le Vele, in mezzo a chi aveva bisogno.
Ai nostri occhi, Adriana è stata la signora del “ci sono”, che non si accontentava di avere realizzato una vita e una carriera al vertice, ma ascoltava le richieste di chi, invece, aveva magari sbagliato tutto nella vita, o cui la vita aveva strappato con gli artigli tutto quello che amava.
Fare del bene non è un mestiere per tutti, richiede un animo sincero e aperto agli altri, richiede una disponibilità che ti sconvolge quando pensi di poterti riposare, richiede l’ascolto e l’incontro con l’altro, sempre.
Noi, che bussiamo tutti i giorni a tante porte illustri e dorate, ricorderemo sempre Adriana e Giorgio, come quelli che ci hanno sconvolto, stupito per la facilità di rispondere sì, la disponibilità a esserci, a darti sempre una mano, quando ne hai bisogno, come se fosse la cosa più semplice del mondo.
Di lei ci resta l’immagine di una vera amica, che quando ti volti è lì per te e non ti nega mai un’attenzione, un consiglio, un aiuto concreto. Ricordo il mio primo incontro con Adriana, presso la Cascina dell’Associazione le Vele, in Pioltello (MI). Era il mese di dicembre di molti anni fa; si festeggiava il S. Natale in una sala ancora priva di pavimento e infissi, preparata per la S. Messa e la cena tra volontari e famiglie che condividono e sostengono il progetto della Cascina solidale.
Adriana, insieme al suo Giorgio, ha partecipato come una di noi, in semplicità e con grande attenzione e interesse alle molteplici iniziative dell’Associazione. Rammento le sue domande sui bambini/ragazzi accolti e seguiti nei percorsi di assistenza dei centri diurni elementari e medie, sulle attività scuola-bottega e attività nel campo con gli asini.
Nel corso degli anni, con il generoso aiuto della famiglia Squinzi e della società Mapei, la sala spoglia è divenuta una bellissima sala Polivalente, intitolata alla memoria di Rodolfo Squinzi. Molti altri spazi sono stati attrezzati e le proposte di sostegno/formative si sono ampliate anche alla disabilità.
Adriana ha molto apprezzato i risultati dell’impegno di tutti i volontari e ha sempre avuto parole di grande affetto e incoraggiamento per l’Associazione.
La “Dottoressa” ci mancherà molto, ma siamo immensamente riconoscenti per averla incontrata, conosciuta, ammirata. La sua energia e caparbietà sono di ispirazione, ogni giorno, per continuare nella nostra avventura e nel nostro progetto.