Il ricordo dei dipendenti di Giorgio Squinzi.

Ho conosciuto il dottor Squinzi nel marzo dell’89, in occasione del colloquio per essere assunta in Mapei. Era un’azienda di piccole dimensioni ed eravamo una grande famiglia, della quale il Dottore era una sorta di “padre”, sempre pronto a incoraggiarci e a insegnarci qualcosa. Ricordo quando è mancato mio padre e il Dottore mi ha dato conforto e sostegno. Apprezzavo la sua grande sincerità, la sua attenzione per le persone, e mi sento fortunata ad averlo conosciuto.

Roberta Corti. Segreteria Laboratorio e Servizi Generali

 

 

 

Lo ricordo fino all’ultimo con il sorriso sulle labbra, pronto a dare un consiglio, sempre disponibile con tutti nonostante gli impegni. Non mi ha mai fatto pesare la differenza tra le nostre posizioni, perché era capace di mettere tutti a proprio agio con gentilezza e semplicità. Parlavamo spesso di calcio, mi aveva promesso che avremmo visto insieme Sassuolo-Inter, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Era una persona splendida e mi mancherà.

Luciano Consolo. Autista di Giorgio Squinzi

 

 

 

Il dottor Squinzi era un uomo speciale e con lui ho passato quasi metà della mia vita: 32 anni fa, infatti, abbiamo iniziato una splendida e stimolante avventura (sviluppare e lanciare la linea di prodotti Mapei specifici per edilizia in tutto il mondo), dalla quale ho imparato molto. Gli volevo un gran bene e ho avuto la fortuna di apprezzare la sua umanità ed umiltà, qualità purtroppo rare in molti di noi, ma non in lui e nella sua famiglia. Era un grande capo, diventato amico, che trovava sempre tempo per ascoltarmi. Bastavano poche parole, o anche solo uno sguardo, un sorriso oppure una smorfia, per capire se quello che avevo intenzione di fare andava bene o no. Ancora oggi quando salgo al sesto piano degli uffici della Mapei non posso fare a meno di guardare a sinistra, verso il suo ufficio. La sua poltrona purtroppo è vuota. Lo penso ogni giorno. Abbiamo perso un grande uomo che mi ha lasciato molto. Il suo ricordo sarà per sempre.

Pasquale Zaffaroni. Product Manager Linea Edilizia

 

 

 

Ho avuto la grande fortuna di trascorrere oltre 40 anni vicino al dottor Squinzi. Sono entrato in Mapei nel 1973, quando l’azienda contava 40-50 persone ed era ancora presente il fondatore Rodolfo Squinzi. Sono stato assunto come analista chimico con esperienza in gascromatografia. Nel 1980 Mapei ha iniziato la ricerca sui cementi: sotto la guida del dott. Squinzi abbiamo ottenuto ottimi risultati quali i prodotti rapidi, in quel momento innovativi. Uno dei “pallini” del dottore era la Ricerca&Sviluppo, a cui dava grande importanza, portata avanti nel laboratorio di Milano.

Come non ricordare quando durante le riunioni di Normative Internazionali io, carente nella conoscenza dell’inglese, sussurravo i risultati del lavoro svolto in laboratorio e il dottor Squinzi lo traduceva in simultanea come se avesse direttamente partecipato al lavoro.

E poi la passione per il ciclismo. Come non ricordare quando il Dottore mi ha fatto salire sull’ammiraglia durante una corsa ciclistica negli Stati Uniti: un gran regalo per me, super appassionato di ciclismo. Il ciclismo non era solo la condivisione di fantastiche imprese di grandi campioni ma anche le uscite domenicali sulle salite della Brianza. In occasione di una di queste, il Dottore ha fatto il “mio meccanico” risolvendo un problema della mia bicicletta, che mi aveva lasciato a piedi. Conosceva per nome tutti i dipendenti e quando se ne presentava l’occasione si intratteneva con tutti, informandosi delle relative famiglie. Negli ultimi tempi mi aveva confidato che con l’azienda cresciuta moltissimo si crucciava perché non conosceva personalmente tutti i nuovi arrivati. La porta del suo ufficio era sempre stata aperta, era disponibile ad ascoltare i problemi dell’azienda e e quelli personali, sempre pronto a risolverli, anche con una semplice chiacchierata.

Vittorio Riunno. Laboratori di Ricerca & Sviluppo, Mapei SpA

 

Sono onorato di essere stato un suo dipendente, perché era una persona eccezionale, un uomo di cuore per il quale ho sempre provato rispetto, affetto e gratitudine, come se fosse un padre. Ci faceva sentire importanti, chiedendoci di noi, del nostro lavoro e dicendoci spesso “grazie di tutto”. Quando veniva allo stabilimento di Mediglia mangiava con noi operai ed era sempre contento di vederci. Aveva sempre il sorriso sulle labbra e dal sorriso traspariva la sua onestà.

Ivo Cremaschini. Addetto Laboratorio, stabilimento di Mediglia (Mi)

 

 

 

Il dottor Squinzi era sempre educato e gentile, attento al lato umano ma anche alle nostre attività. Ci teneva molto che il lavoro fosse svolto nel migliore dei modi, ben contento se avevamo suggerimenti per renderlo più efficiente. Ricordo una volta in cui stavamo confezionando delle scatole, che uscivano dalla macchina con una chiusura non perfettamente allineata. Ha fatto immediatamente chiamare il fornitore, che dopo un’ora era lì per risolvere quel dettaglio che poteva sembrare insignificante ma che per il Dottore era importante. Era anche molto umano nei confronti dei nostri errori: ogni sbaglio era un’occasione per migliorarsi, per crescere. Sapeva valorizzare le persone e far uscire il meglio da ciascuno.

Ruggiero Dimiccoli. Operatore Reparto Polveri, stabilimento di Mediglia (Mi)

 

Ho sempre sentito un grande senso di appartenenza all’azienda, sin dal mio arrivo in Mapei e dal mio primo incontro con il dottor Squinzi: era il Natale del ’95 e lui e la sua famiglia mi si sono avvicinati mentre stavo lavorando per farmi gli auguri.

Il Dottore cercava il contatto con gli operai e faceva spesso domande tecniche. Era una persona illuminata, che ha saputo costruire un’azienda nella quale sono cresciuto professionalmente ma anche umanamente. Ho sempre sentito molto forte il senso della condivisione, del lavoro ma anche dei successi. Ora vedo nei figli la stessa determinazione del padre e sono felice di questa continuità.

Giuseppe Iannaccone. Responsabile magazzino prodotti finiti e portineria, stabilimento di Mediglia (Mi)

 

 

 

Il primo incontro col Dottore risale al lontano 1983, alcuni giorni dopo che venni assunto dal padre Rodolfo. Quando gli dissi che il colloquio si era concluso con la frase ‘’ches chì l’è un brav fiò” si mise a ridere e mi aiutò subito a compiere i miei primi passi in azienda. Mi resi immediatamente conto di essere in una grande realtà, se pur a conduzione famigliare.

L’azienda si era appena dotata del primo centro di calcolo e alla fine della settimana creavo gli istogrammi su carta millimetrata. Il Dottore non mancava mai l’appuntamento per visionare l’andamento delle vendite.

Ciò che mi impressionò maggiormente era la sua grande capacità di assimilare e memorizzare una quantità incredibile di informazioni in tempi molto stretti. Mi è capitato, a distanza anche di decenni, che ricordasse più di me dettagli su cantieri e pratiche che avevo seguito in prima persona. 

Il Dottore ha sempre avuto una enorme attenzione nei confronti dei suoi collaboratori e non ha mai lesinato un sorriso o una pacca sulla spalla. Mi è arrivata anche qualche tirata d’orecchie, ma gli ammonimenti erano sempre educativi, in un tono fermo e preciso. Bastava una sua parola per darci la carica, con la sua frase preferita: “mai smettere di pedalare”.

Qualche decennio fa, durante la fiera Cersaie, mi fu riferito che avrei dormito in camera con lui. Ero ancora giovane all’interno dell’azienda e mi sentivo piuttosto teso. Il Dottore mi mise subito a mio agio e finimmo per chiacchierare e scambiarci pensieri e riflessioni sul libro che stavo leggendo.

Questi sono solo alcuni degli aneddoti che porto in cuor mio e, per questi e molti altri, gli sarò sempre infinitamente grato.

Paolo Giglio. Assistenza Tecnica Mapei

 

 

 

La mia esperienza lavorativa in Mapei è cominciata con un colloquio di lavoro col dottor Squinzi nel lontano '87. All'epoca era Presidente di un Comitato di Normativa Europea per gli adesivi per  ceramica e viaggiavamo spesso per incontrare i maggiori produttori del settore: la stima e il rispetto che riceveva a ogni incontro dai suoi più grandi concorrenti mi lasciava ogni volta stupita.

La sua umanità e la capacità di trasmettere entusiasmo e amore per questa azienda hanno sicuramente fatto di Mapei una grande famiglia dalla quale è difficile separarsi.

Grazie Dottore!

Manuela Orlando. Responsabile Attività Corporate e Fiere Internazionali

 

 

 

 

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